Il mercato italiano è fatto di passisti, nessuno è uno sprinter
Andamento lento, ma cresce il volume delle transazioni online. Il moderno e contemporaneo è una certezza per i nomi storicizzati; si affacciano però al mercato anche gli artisti emergenti. L’Italia giovane scopre il design, tengono i settori «rifugio» come il collezionismo base e gioielli, argenti e orologi
I resoconti annuali delle case d’asta italiane offrono come sempre uno spaccato più variegato di quanto si pensi: realtà molto diverse tra loro che testimoniano l’interesse per le vendite all’incanto, sia pure nella disparità dei risultati.
I commenti dei vari attori concordano sul fatto che si procede bene e con soddisfazione ma con ritmo da passista e non da sprinter, verso una stabilizzazione del mercato senza picchi ingiustificati.
Questa consapevolezza generale produce un’offerta mirata di pezzi unici e importanti, con l’occhio alla qualità e soprattutto alla provenienza: un lotto mai offerto
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