Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

Il maestro sconosciuto

Viviana Bucarelli

Leggi i suoi articoli

Maestro della fotografia in bianco e nero, attivo soprattutto fra anni Cinquanta e Ottanta, Dave Heath ha catturato con sensibilità sopraffina l’anima dei suoi soggetti: i soldati della guerra in Corea, i bambini che giocano e litigano sui marciapiedi di Chicago, i passanti frettolosi di Kansas City, gli studenti dell’Università di Berkeley. 

Nonostante abbia ricevuto la prestigiosa Guggenheim Fellowship e abbia partecipato a mostre epocali come «Mirrors and Windows: American Photography Since 1960» di John Szarkowski (1978) e nonostante il suo lavoro sia presente in collezioni prestigiose come quelle del Philadelphia Museum of Art, del Museum of Modern Art di New York e dell’Art Institute di Chicago, Heath non aveva finora ricevuto l’attenzione che merita. 

Ora finalmente il Philadelphia Museum of Art dedica al fotografo ottantaquattrenne una mostra importante, la sua prima retrospettiva, dal titolo «Multitude, Solitude» (fino al 21 febbraio), nella quale è riservata una particolare attenzione al lavoro dei primi tempi, quando Heath era adolescente.

Viviana Bucarelli, 14 gennaio 2016 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

La prima retrospettiva dell’artista americano occupa l’intera rotonda di Wright al Guggenheim di New York: oltre 90 opere tra dipinti, sculture e video ne ripercorrono la trentennale attività 

Al MoMA una retrospettiva dell’artista americano ammaliato dalle parole di Martin Luther King e dalle opere di De Kooning e Romare Bearden, orientato a realizzare dipinti che fossero espressione di «verità» e che avessero «un’anima»

Nella Barnes Foundation è allestita la più imponente mostra mai dedicata alla pittrice inglese negli Stati Uniti: oltre 30 grandi dipinti e opere su carta

Nelle parole del direttore Michael Gowan, il museo «si è impegnato a valorizzare gli artisti di origine africana, ovunque risiedano, e punta, nel prossimo futuro a creare una collezione di arte contemporanea che sia più internazionale ed eterogenea possibile»

Il maestro sconosciuto | Viviana Bucarelli

Il maestro sconosciuto | Viviana Bucarelli