Il Leone che scolpì un leone

Luca Scarlini |

Leone Lodi (1900-1974) ha scolpito chilometri di statue, tenendo fede alla tradizione familiare di scalpellini, ed entrando in comunicazione con i maestri della scultura novecentesca, a partire da Adolfo Wildt, suo insegnante in gioventù. Le committenze numerose al tempo del Fascismo hanno a lungo limitato, fino ad anni recenti, gli studi su un artista che ha numerosi elementi di interesse nella creazione di un moderno linguaggio monumentale. Chiara Gatti, dopo un volume su La Milano scolpita da Leone Lodi, torna all’artista con una efficace, concisa e informata guida che illustra le sue opere sul territorio nazionale e non solo, con speciale presenza in Lombardia. Colpiscono, specialmente, il lavoro a Bergamo, di cui negli anni Trenta ha segnato in modo evidente l’immagine (anche se venne distrutto il gran monumento ai caduti della Rivoluzione Fascista realizzato tra 1936 e 1938), e anche gli
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