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Francesca Petretto
Leggi i suoi articoliDal 6 ottobre al 21 gennaio lo Stadtmuseum espone 400 riproduzioni originali della famiglia Braun e 20 dipinti di artisti ottocenteschi (come Gustave Courbet e Rosa Bonheur).
Il dialogo tra fotografia e pittura segnò infatti la carriera di Adolphe Braun (1812-1867) dagli esordi di disegnatore di tessuti alla fondazione dell’impresa di famiglia Ad. Braun et Co. e alla fama internazionale.
Che fossero studi floreali, panorami alpini o luoghi esotici, soggetti folkloristici o riproduzioni di dipinti per i cataloghi del Louvre, cartoline o stampe pubblicitarie, le fotografie dei Braun destarono sempre l’attenzione di pittori e cultori di pittura, che se ne servirono i primi da modello per memento mori, composizioni naturalistiche e studi di animali, i secondi come materiale di studio finalmente fedele all’originale (ad esempio la serie sulla Cappella Sistina del 1869).
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