Il Divino Claudio all'Ara Pacis
170 opere provenienti da tutta Europa ripercorrono l'operato di questo imperatore

Arriva da Lione a Roma la mostra su «Claudio imperatore», quarto della dinastia giulio-claudia, salito al trono il 41 d.C. a seguito dell’uccisione di Caligola, e morto avvelenato nel 54. Dal 5 aprile al 27 ottobre la tappa al Museo dell’Ara Pacis sposta il baricentro dalla sua città natale alla capitale dell’impero, con variazioni studiate ad hoc da Claudio Parisi Presicce, Orietta Rossini e Lucia Spagnuolo.
L’impianto espositivo rimane lo stesso, con praticamente tutti i prestiti più importanti riconfermati: i capolavori del Louvre, tra cui il Claudio in nudità eroica e la Messalina, quelli del Kunsthistorisches Museum di Vienna, con il cameo in calcedonio con Claudio, la celebre Tabula claudiana di Lione, e così via, con l’unica eccezione del cammeo con Messalina e figli della Bibliothèque Nationale de France.
Nella tappa romana, che conta circa 170 opere, si aggiungono aspetti assenti o
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