Il cucciolo ansiogeno e l’algozooritmo

Federico Florian |

«Le mie simulazioni sono una sorta di palestra neurologica. Qui l’arte diventa un mezzo per esercitare sentimenti di confusione, ansia e dissonanza cognitiva». Così l’artista losangelino Ian Cheng, (1984) residente a New York, descrive la sua pratica, che include svariati progetti di simulazione digitale, l’ultimo dei quali è stato lanciato a fine marzo in occasione di una nuova Digital Commission per la Serpentine Gallery di Londra. Scaricabile dal sito della galleria, «Bad Corgi» è un’app per iOS che ha per protagonista un pestifero cucciolo di Corgi, di cui l’utente è invitato ad assumere il controllo. Scopo del gioco è quello di radunare un gregge di pecore, riportando ordine in un microcosmo digitale dominato dal caos. I fruitori-giocatori hanno così modo di esperire sensazioni di fallimento, imprevedibilità e perdita di controllo. Il delirante universo di Cheng fa da contraltare virtuale al nostro
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