Il Cristo nel labirinto: un unicum dell’arte medievale

In un volume il restauro e i significati dell’affresco della Chiesa di San Francesco ad Alatri

L'affresco con Cristo nel Labirinto (XIV sec.), Chiesa di San Francesco, Alatri (FR)
Guglielmo Gigliotti |  | Alatri (Fr)

Nel 2012 vennero portati a compimento i restauri dell’affresco medievale con il «Cristo nel labirinto» della Chiesa di San Francesco. A questo unicum assoluto della storia dell’arte Di Virgilio editore ha dedicato il volume Cristo nel labirinto di Gianfranco Manchia, già direttore del Museo Civico della città del frusinate, che ne indaga aspetti iconografici, iconologici e stilistici.

In un diametro di 140 cm undici spire nere si succedono fino al tondo centrale con un Cristo Pantocrator: non esiste al mondo altra opera con tale soggetto, che indica il percorso travagliato del cercatore di verità, fino all’incontro con Cristo. Il grande labirinto della Cattedrale di Chartres (XII secolo) non ha, infatti, la figura benedicente al centro. Da chi e perché è stata realizzato questo complessa allegoria? Da un’indagine al radiocarbonio si sa che essa risale a un periodo tra il 1300 e il 1420.

Per Gianfranco Manchia il periodo più probabile è il primo quarto del XIV secolo, quando elementi in fuga dall’ordine dei templari (disciolto forzosamente nel 1307-12) confluiscono in altri ordini religiosi, come i francescani di Alatri, portando con sé le proprie simbologie, tra cui, si ipotizza, il volto trifronte (simbolo trinitario) che ancora si può individuare nella figura centrale.

Sono ipotesi. Come quella che tale permeabilità a misticismi di varia origine sia dovuta alla spiritualità celestiniana e alla visione trinitaria di Gioacchino da Fiore, che pure trovarono casa nella coscienza di tanti francescani del tempo. Sicuro è il valore esoterico della rappresentazione. Su un finto velario dipinto sotto il «Cristo nel labirinto» sono stati incisi da monaci o pellegrini enigmatici graffiti: «Chi la fa la apra», «Chi lauda la fine la fine lauda». Il significato di queste formule pertiene sicuramente al contesto in cui il «Cristo nel labirinto» è stato concepito e dipinto.

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