Il circolo virtuoso dell’economia circolare
Luca Locatelli e Intesa Sanpaolo raccontano come dovrebbe essere il futuro del nostro pianeta, nel migliore dei mondi possibili

Un’ex miniera di carbone a cielo aperto, a Gräfenhainichen in Germania, trasformata in un museo di archeologia industriale, alimentato da pannelli solari che provvedono al sostentamento energetico di circa cinquanta famiglie locali. Una centrale geotermica islandese, che grazie a una reazione chimica a 2.000 metri di profondità trasforma la CO2 in pietra e alimenta la produzione di alghe destinate al consumo di uomini e pesci. Un progetto francese per il riciclo di componenti meccanici di grandi aeromobili dismessi, fino a 30 all’anno, con un riutilizzo che corrisponde al 99% del peso complessivo del velivolo.
Una startup torinese che si occupa del recupero di scarti alimentari per l’allevamento di insetti destinati alla produzione di farine e oli proteici, fertilizzanti e chitina per l’industria agricola. Sono alcuni degli esempi raccolti dal fotografo Luca Locatelli per il grande progetto commissionato dalle Gallerie d’Italia ed esposto nella mostra «Luca Locatelli. The circle. Soluzioni per un futuro possibile», nella sede torinese in piazza San Carlo fino al 18 febbraio. Curata da Elisa Medde con il supporto della Ellen MacArthur Foundation, la sola fondazione al mondo impegnata nel sostegno della Circular Economy e di cui Intesa Sanpaolo è dal 2015 l’unica istituzione finanziaria.
L’economia circolare è un importante capitolo per il futuro del nostro pianeta, un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti per estendere il loro utilizzo il più a lungo possibile, una sorta di sistema perpetuo che lambisce temi quali la geotermia, il riciclo tessile, la riconversione di aree industriali dismesse, l’alimentazione. Quanto centra l’economia con la salute del pianeta? Molto. Contando che ogni anno, nella sola Unione europea, si producono oltre 2,2 miliardi di tonnellate di rifiuti, passare da un modello di economia lineare a un modello di economia circolare è fondamentale per arginare e contrastare il cambiamento climatico, i cui danni, sotto gli occhi di tutti, rischiano di diventare irreversibili per il genere umano.
È un passaggio talmente cruciale da essere incluso nel Green Deal presentato dalla Commissione europea nel 2020, con un piano d’azione, votato dal Parlamento europeo nel 2021, che si prefigge di «raggiungere un’economia a zero emissioni di carbonio, sostenibile dal punto di vista ambientale, libera dalle sostanze tossiche e completamente circolare entro il 2050». E quale luogo migliore per riflettere su un tema così importante se non le Gallerie d’Italia, polo museale del maggior gruppo bancario italiano, Intesa Sanpaolo, che vanta anche una significativa presenza internazionale. Il forte impegno di Intesa Sanpaolo in ambito ESG prevede, entro il 2025, 115 miliardi di euro di finanziamenti impact, destinati alla comunità e alla transizione verde.
Prodotta su specifica commissione di Intesa Sanpaolo con la collaborazione di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo, la mostra si compone di settanta opere tra fotografie e contributi video raccolti negli ultimi due anni in giro per l’Europa dall’artista vincitore nel 2020 del World Press Photo (categoria Environment Stories). Diciotto storie che raccontano esempi reali di soluzioni innovative dove l’economia è a serviziodella natura (e non viceversa), ambientate in Austria, Francia, Germania, Islanda, Norvegia, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera e in Italia, con progetti in Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto.
«Il sostegno a nuovi processi e modelli di business, urgenti e necessari per contrastare il climate change, è da anni al centro dell’azione di Intesa Sanpaolo, confermato tra gli obiettivi prioritari nell’attuale Piano d’Impresa, che guida il complesso delle attività del Gruppo fino al 2025. Sono fortemente convinto che sia compito della finanza, del nostro Gruppo in particolare, un leader europeo, favorire la diffusione di una sensibilità ambientale a ogni livello: nei comportamenti individuali come nelle imprese; nelle scuole; e anche in ambito culturale. La mostra che presentiamo oggi nel nostro museo di Torino espone alcuni esempi virtuosi di economia circolare diventati arte attraverso la lente del fotografo Luca Locatelli. Ci auguriamo che queste storie emblematiche assolvano, oltre quello culturale, un compito persuasorio: insistere sulla prospettiva di circolarità, abituandoci a forme di utilizzo massimo dei beni e delle risorse che siano replicabili anche nella nostra quotidianità», spiega Gian Maria Gros-Pietro, presidente Intesa Sanpaolo.
Le fotografie sono accompagnate da infografiche e installazioni interattive realizzate per Intesa Sanpaolo da Federica Fragapane, information designer i cui progetti sono recentemente confluiti nella collezione permanente del MoMA di New York. Ad accompagnare la mostra anche un nutrito calendario di eventi con personalità del mondo della cultura, nell’ormai consolidato public program #INSIDE e la app «Aworld» dell’Onu. I prossimi appuntamenti mercoledì 17 e 24 gennaio (alle 18,30). Il 17 i rappresentanti di alcune aziende rifletteranno sulle loro esperienze di recupero e riuso, il 24, invece, Alessandro Beloli parlerà del passato e del futuro dell’economia circolare.
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