Il Castello di Santa Severa, «un violino di Stradivari trattato come una cassetta di frutta»
Riapre dopo un restauro decennale l'area espositiva della manica lunga. In mostra i reperti dell'antica Pyrgi

Santa Marinella (Rm). L’anno scorso la riapertura del Castello di Santa Severa; oggi, dopo più di dieci anni di restauri, è la volta della cosiddetta «Manica Lunga» al suo interno, edificio di piazzale delle Barozze dedicato ai reperti provenienti dagli scavi di Pyrgi, porto dell’antica città etrusca di Caere, l’attuale Cerveteri.
A Pyrgi, posta a una cinquantina di chilometri a nord di Roma, sorgeva un famoso santuario frequentato da Etruschi, Greci e Fenici, dove si venerava Leucothea-Ilizia, l’etrusca Uni, a cui era dedicato il tempio A. Ed è proprio la bellissima testa in terracotta dipinta di Leucothea datata a circa metà IV secolo a.C. e prestata dal Museo di Villa Giulia a Roma (che ha un’eccezionale sezione dedicata a Pyrgi), il simbolo della mostra «L’antico viaggio nel mare che nutre», aperta fino al 13 settembre. E mai tema poteva essere più contemporaneo, visto che la «dea
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