Il ’400 al posto del ’500. Firmato Natali

Laura Lombardi |  | Firenze

Come ultimo atto in veste di direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali ha recuperato e riallestito, con Daniela Parenti e Antonio Godoli, le sale dalla 25 alla 32, grazie ai 600mila euro offerti da Salvatore Ferragamo che hanno permesso di non toccare il budget del progetto Nuovi Uffizi.
Situate al secondo piano, all’inizio del terzo corridoio, le sale accolgono ora opere del secondo Quattrocento, dove erano dipinti del ’500 fiorentino, veneto, emiliano e lombardo, che sono state disposte in maniera meno densa, e in modo che l’occhio non si concentri più su un unico feticcio.
Risultano così valorizzate opere quali l’«Adorazione dei Magi» del Ghirlandaio, pressoché ignorata quando era nella grande sala di Botticelli e di Hugo van der Goes. Lo sfoltimento è stato possibile grazie al ricollocamento di opere nelle sale del percorso dei Nuovi Uffizi, al piano inferiore, sebbene non manchino alcuni
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