I vetri di Thomas Schütte
Nella settima personale dell’artista tedesco da Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea una serie di manufatti di Murano e un nucleo di acquerelli dell’artista tedesco

I lavori in vetro di Murano di Thomas Schütte (Oldenburg, Germania, 1954) sono protagonisti della mostra «Works in glass» da Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea fino al 28 gennaio. All’artista, conosciuto perlopiù come scultore, ma che spazia dall’architettura alla decorazione, dall’installazione al disegno, la galleria dedica la settima personale.
A partire dagli anni ’80, Schütte ha ingaggiato un serrato dialogo con la scultura attraverso il quale ha indagato grandi temi esistenziali: la solitudine e la morte, l’amore e la paura ma anche il rapporto con il potere e con la storia. Il suo linguaggio plastico non ha mai ceduto alla tentazione della ritrattistica. Al contrario, sperimentando con i materiali quanto con le forme, è sempre stato orientato a produrre esiti originali e autonomi.
Il percorso espositivo propone un’alternanza di sagome piccole come i «Geist», i fantasmi metamorfici, e altre di dimensioni più grandi come i calchi delle teste di donna e di uomo, posizionati in dialogo tra loro, la coppia «Glass: Me» e «Glass: You» e ancora le «Berengo Heads» dalla fisionomia deformata.
Urne cinerarie, una lampada e una famiglia di gnomi da giardino, elementi rivisitati in varie forme e tonalità cromatiche, esaltano l’accento più decorativo della ricerca, senza trascurarne l’aspetto umano. Completano il percorso una serie di acquerelli, opere su carta realizzate nell’estate del 2022 insieme ad altre meno recenti, che testimoniano una straordinaria creatività e il carattere polisemico del suo lavoro.