I siti più minacciati in Europa

Europa Nostra ha scelto 12 luoghi del patrimonio per il programma «7 Most Endangered 2022»

Veduta del centro storico di Stolberg, in Germania I Bagni di Nettuno, Baile Herculane, in Romania Veduta del Municipio di Buchach e del settecentesco Palazzo Sanguszko in Ucraina
Alessandro Martini |

Come ogni anno dal 2013, Europa Nostra (supportata dall’Istituto della Banca Europea per gli Investimenti) ha selezionato i 12 siti del patrimonio candidati per il programma «7 Most Endangered 2022», i sette siti finalisti più minacciati d’Europa che verranno rivelati in primavera.

Anche quest’anno si conferma la capacità di individuare l’abbandono, il degrado e il pericolo nei più diversi ambiti e Paesi da parte di Europa Nostra, la federazione paneuropea che si presenta come «la voce europea della società civile impegnata nel patrimonio culturale e naturale» ed è, come Ong, in relazione ufficiale con l’Unesco.

Da una città medievale nella Germania occidentale a un’esemplare città giardino del Novecento in Francia; da uno dei più autentici «polder» d’Europa, in Belgio, a una delle più antiche stazioni termali del continente, oggi nel sud-ovest della Romania; dall’ultimo polo industriale rimasto nella capitale svedese a siti di importanza architettonica, religiosa, militare e artistica in Albania, Paesi Bassi, Spagna e Ucraina.

I 12 monumenti e siti del patrimonio più a rischio in Europa per il 2022 sono: Ponte Zogu in Albania; in Belgio, il Convento di Récollets a Nivelles, e il villaggio e paesaggio culturale di Doel; la «città giardino» La Butte Rouge, con edifici Art déco e Bauhaus, in Francia vicino a Parigi; il centro storico di Stolberg, in Germania, danneggiato dalle alluvioni della scorsa estate; i Bagni di Nettuno, Baile Herculane, in Romania; in Spagna, il Palazzo Orléans-Borbón vicino a Cadice, e la Sinagoga poi chiesa di Sant’Antonio a Híjar; la zona industriale di Lövholmen, vicino a Stoccolma, in Svezia; la fortezza di Crèvecœur a 's-Hertogenbosch, nei Paesi Bassi; in Ucraina, l’apparato scultoreo del Municipio di Buchach e il settecentesco Palazzo Sanguszko, diroccato fin dai danni subiti nel 1944.

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