Pietro Petraroia, allievo di Cesare Brandi e già Soprintendente per i Beni artistici e storici, e Nanni Molè, restauratrice ed ex allieva dell’Istituto Centrale del Restauro, già vicepresidente di un’associazione di restauratori di alta formazione, analizzano schema di «Regolamento interministeriale recante la disciplina delle modalità per lo svolgimento della prova di idoneità, con valore di esame di Stato abilitante, finalizzata al conseguimento della qualifica di restauratore di beni culturali, in attuazione dell’articolo 182, comma 1-quinques del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni, Codice dei Beni culturali e del Paesaggio».
Le ragioni del dissenso
La conservazione dei beni culturali (di cui il restauro è componente) fu riscattata, con un cammino secolare, dall’ambito delle attività artigianali, anche se tutt’oggi molti restauratori di beni culturali operano fiscalmente come artigiani. Due i passi decisivi, almeno per l’Italia: la nascita ...
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