I libri d’artista nella Sala delle Ciminiere

Dopo Artelibro finito nel 2014 il MAMbo ospita la prima edizione del Bologna Art Books Festival

A sinistra, l’immagine guida per la prima edizione di Books, Bologna Art Books Festival. A destra, Lorenzo Balbi (sopra) e Danilo Montanari (sotto)
Stefano Luppi |  | Bologna

Dal 26 al 28 maggio il MAMbo-Museo d’Arte Moderna di Bologna apre le porte della Sala delle Ciminiere, il suo spazio più simbolico, per la prima edizione di Books. Bologna art books festival, manifestazione dedicata ai libri d’arte e d’artista. L’evento, a cura del direttore dell’istituzione del settore Musei Civici Lorenzo Balbi e dell’editore Danilo Montanari di Ravenna, riprende le esperienze che sul tema si sono svolte in passato proprio nel capoluogo emiliano e in misura minore a Torino.

Nel primo caso, infatti, la nuova manifestazione bolognese che vedrà la presenza di 40 espositori non divisi per stand, ma per «tavoli» che presenteranno al pubblico al massimo 100 titoli, rievoca Artelibro, festival del libro d’arte che si svolse a Bologna a Palazzo Re Enzo dal 2003 al 2014.

Ma la novità si avvale anche della breve esperienza torinese di Flat-Fiera libro arte Torino, organizzata dal 2017 al 2019 nel complesso Nuvola Lavazza, proponendo un allestimento con al centro un’area lounge e intorno quelle espositive arricchite da otto focus: l’intera collezione dei libri d’artista di Franco Vaccari (Modena, 1936); i cinque relativi alla collaborazione, negli anni Settanta, tra Claudio Parmiggiani (Luzzara, 1943) e il critico Mario Diacono; la produzione in edizione limitata del fotografo Paolo Ventura (Milano, 1968); tutti i libri curati da Luigi Ghirri (1943-92) durante la sua attività; quelli degli anni Novanta di Daniela Comani (Bologna, 1965); una selezione della produzione di Iacopo Benassi (La Spezia, 1970); infine un omaggio alla tedesca Irma Blank (1934-2023).

Una sezione monografica sarà infine riservata allo studioso e collezionista Giorgio Maffei, mentre il comitato scientifico di Books (composto da Silvia Alessandri, Mario Diacono, Liliana De Matteis e Giovanna Pesci) ha predisposto un cartellone di talk che si aprirà con una lectio di Anne Moeglin-Delcroix, autrice di un testo di riferimento come Esthétique du livre d’artiste, 1960-1980 del 1997.

«Il libro d’arte è uno dei medium più interessanti e usati dagli artisti contemporanei che sperimentano e mettono in discussione il concetto di “pubblicazione”, afferma Lorenzo Balbi. Compito di un museo è dare spazio anche a questi aspetti della produzione e d’altro canto tutta l’attività editoriale, online e offline, cartacea ed effimera, è uno dei caratteri distintivi che ancora plasmano l’identità di un’istituzione culturale. Proprio da qui nasce per noi il desiderio di organizzare questo festival che riprende esperienze importanti di Bologna e altre città italiane, ma soprattutto il Printed Matter del PS1 negli Usa. Anche noi vogliamo un ruolo attivo nella divulgazione del libro e del libro d’artista».

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Stefano Luppi