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Silvia Mazza
Leggi i suoi articoliÈ stato inaugurato il Museo Archeologico dell’antica Kaulonia, che offre l’occasione di ripercorrere la storia della polis achea tra l’VIII e il II secolo a.C., documentando la catena di eventi relativi all’arrivo degli antichi coloni insediatisi nel territorio della vallata dello Stilaro, che impiantarono la città, eressero templi, abitazioni, terme, e realizzarono aree produttive artigianali e necropoli.
Per la prima volta si presentano reperti unici quali la lamina in bronzo con iscrizione in alfabeto acheo (Tabula Cauloniensis), rinvenuta durante lo scavo dell’area sacra dalla Scuola Normale Superiore e dall’Università di Pisa; il mosaico della Casa del Drago restaurato di recente con la collaborazione del Fai delegazione di Locri; le parti di colonna rinvenute e recuperate con la collaborazione dell’associazione Kodros; i contenitori di pece pieni del loro antico carico recuperati e consegnati al Museo dalla Guardia Costiera di Roccella Jonica. Oltre all’immagine da drone del mosaico pavimentale dei draghi e dei delfini, rinvenuto nelle terme ellenistiche.
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