I giardini d’Oriente

Luana De Micco |  | Parigi

Un giardino effimero, contemporaneo, ma che reinterpreta i tradizionali giardini arabo-andalusi, è comparso sul piazzale dell’Institut du Monde Arabe (Ima). Ideato dall’architetto paesaggista Michel Péna, il giardino, di 2mila metri quadrati e 120 varietà di piante, è l’inedito, insolito, «punto forte» della mostra dell’istituzione parigina «Giardino d’Oriente.

Dall’Alhambra al Taj Mahal», che si tiene fino al 25 settembre. «Realizzare una mostra sui giardini d’Oriente necessitava un inventario di documenti, reliquie antiche, archivi. Implicava anche di interrogarsi sul divenire di una tradizione millenaria nell’architettura urbana delle città di domani, ha osservato Claude Mollard, consigliere del presidente dell’Ima, Jack Lang. Allora perché non aggiungere all’inventario del passato e del futuro la creazione di un vero giardino?».

Se all’aperto la visita si fa nel verde delle piante che si riflettono
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