I fotografi stupefacenti di Condé Nast

La mostra «Chronorama» a Palazzo Grassi raduna 400 scatti realizzati in un settantennio e provenienti dall’archivio della celebre casa editrice

«Marlon Brando» (1951), di Jean Howard, per «Vogue». © Condé Nast
Camilla Bertoni |  | Venezia

La storia del ’900 in sette decenni, dagli anni ’10 alla fine dei ’70, attraverso 400 immagini di fatti e simboli che hanno segnato il secolo e di personaggi che l’hanno vissuto. Sono le immagini provenienti dall'archivio Condé Nast, in parte recentemente acquisito dalla Pinault Collection: andranno a comporre la mostra «Chronorama. Tesori fotografici del XX secolo», a cura di Matthieu Humery, dal 12 marzo al 7 gennaio 2024 a Palazzo Grassi.

Editore di riviste come «Vogue», «Vanity Fair», «AD», «House&Garden», «Glamour», «GQ», «The New Yorker», Condé Nast ha commissionato opere ai più grandi fotografi e illustratori. 150 gli autori selezionati: fotografi, da Berenice Abbott a Helmut Newton, e illustratori come Eduardo García Benito, Helen Dryden e George Wolfe Plank.

«Le riviste di questo leggendario gruppo, scrive il direttore di Palazzo Grassi Bruno Racine nell’introduzione al catalogo della mostra, riflettono l’effervescenza di una società che considera il tempo come un incessante movimento, sempre alla ricerca del nuovo».

Il curatore invita a percorrere la mostra come un viaggio introspettivo nel mondo occidentale «che non solo ha riconosciuto il potere dell’immagine, ma che ha inventato il suo proprio linguaggio», un viaggio nel secolo in cui tempo e immagine sono diventati inseparabili. Le immagini storiche in mostra sono poste in dialogo in «Chronorama Redux» con la visione contemporanea dei lavori di Tarrah Krajnak, Eric N. Mack, Giulia Andreani e Daniel Spivakov.

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