I corredi di Montebelluna sfuggiti al cemento

Tina Lepri |  | Montebelluna (Tv)

Vetri, vasi, interi corredi funerari d’epoca preromana e romana recuperati a Montebelluna dodici anni fa in 350 tombe poi sepolte sotto nuove case sono in mostra fino a settembre nel piccolo Museo Civico del posto che ha un record di oltre 30mila visitatori all’anno, soprattutto veneti e friulani. Davvero tanti per Montebelluna che conta appena 30mila abitanti

Nella mostra «Storie di antichi veneti» sono esposti solo una piccola parte, poco più di duecento, dei reperti recuperati nella necropoli di Posmon: ben 3.400 (situle, splendidi vetri, corredi funerari, materiali di epoca preromana e romana) riemersi nel 2002 durante lavori edilizi e tutti restaurati. L’area di scavo è accanto a una zona archeologica già nota, che in passato aveva restituito importanti tesori, fra cui tre asce di rame del 3300 a.C., simili a quella trovata sull’uomo di Similaun. Dell’insediamento, di origini preistoriche paleovenete,
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