I comitati privati per Venezia preoccupati per il Canale della Contorta e per l'ufficio Unesco

Rendering del progetto del nuovo allestimento al piano terra delle Gallerie dell'Accademia a Venezia. Venetian Heritage e Samsung hanno unito le forze per contribuire ai costi dell'allestimento
Lidia Panzeri |

Venezia. Due le raccomandazioni votate il 20 marzo scorso nella riunione annuale dei Comitati privati per la salvaguardia di Venezia, presieduta da Umberto Marcello del Majno. Il primo riguarda lo scavo del Canale della Contorta, che secondo l’autorità portuale costituirebbe l’alternativa al passaggio delle grandi navi nel bacino di San Marco.
«A quarant’anni dallo scavo del Canale dei petroli, recita la risoluzione, considerato l’impatto che esso ha avuto sulla laguna circostante, desta preoccupazione il fatto che la decisione di un progetto importante, ossia lo scavo del Canale della Contorta, possa essere presa senza uno studio delle conseguenze sull’idrodinamica della laguna e in particolare della zona più prossima a Venezia».
La seconda raccomandazione, o, meglio, preoccupazione, riguarda la sede Unesco a Venezia, a cui il Governo italiano ha ridotto il finanziamento, con conseguente, possibile
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