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Francesca Romana Morelli
Leggi i suoi articoliBologna. La galleria romana del Laocoonte di Marco Fabio Apolloni e Monica Cardarelli, focalizzata sulla prima metà del ’900, non potendo partecipare ad ArteFiera, che ha escluso quel periodo, occupa pro tempore lo Spazio Sympò, nella chiesa sconsacrata di Santa Maria del Buon Pastore, dove, dal 24 al 31 gennaio, esporrà una ventina di cartoni preparatori di maestri italiani per opere a destinazione monumentale.
«Da quando abbiamo ritrovato i cartoni di Pietro Gaudenzi per gli affreschi perduti del Castello dei Cavalieri di Rodi abbiamo raccolto un insieme di “disegni smisurati”, spiega la Cardarelli. È stata una ricerca condotta tra gli eredi e il mercato per diversi anni».
Spiccano due lavori di Adolfo De Carolis e di Giulio Bargellini, di cui la galleria sta preparando una mostra e il catalogo generale. Uno dei primi artisti in Italia a dedicarsi alla pittura murale negli anni Venti è Ferruccio Ferrazzi, che ha due cartoni per il mosaico (1941) in piazza Augusto Imperatore. Di Achille Funi sono esposte anche alcune opere destinate alla Triennale del 1930; di Mario Sironi una figura monumentale. E poi cartoni di Severini, Cambellotti, Chini, Rosai e Morbiducci (catalogo De Luca).

Gino Severini, Autoritratto allo specchio deformato

Achille Funi, Battaglia

Ferruccio Ferrazzi, Cerere

Duilio Cambellotti, Studio per rosone del Duomo di Teramo

Galileo Chini, Autoritratto allo specchio

Giulio Bargellini, Ettore e Andromaca

Adolfo De Carolis, La Primavera
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