I Bulgari a Castel Sant'Angelo e Palazzo Venezia
Si articola tra le due sedi una mostra sulle creazioni della stirpe di gioiellieri

Dopo l’Unità d’Italia Roma cerca di darsi un volto di capitale di una nazione giovanissima. La borghesia si affretta a costruire palazzi, abitazioni, servizi, luoghi di svago per la nuova classe politica e la burocrazia, mentre il clero e l’aristocrazia si vendono i terreni. In questa atmosfera febbrile le famiglie di antiquari, orologiai, gioiellieri aprono nella zona intorno a piazza di Spagna. Nel 1884, dopo una vicenda avventurosa, che prende avvio da una famiglia di orafi armeni in una cittadina dell’Epiro in Grecia, Sotirio Bulgari (1857-1932) apre il suo primo negozio in via Sistina, ma è al civico 10 di via Condotti (sede ancora oggi del negozio di famiglia) che inizia a forgiare gioielli, argenteria, tratta oggetti d’arte antichi e moderni e prima della fine della grande guerra li esporta dall’Europa alle Americhe.
Si snoda tra Castel Sant’Angelo e Palazzo Venezia la mostra
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