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I 50 anni di collezionismo di Claude Berri

Gareth Harris

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La sede parigina di Christie’s disperde in tre tornate l’arte contemporanea, le fotografie e l’arte etnografica del regista scomparso nel 2009 

Più di 400 opere provenienti dalla collezione dello scomparso collezionista e regista cinematografico francese Claude Berri, che spaziano da oggetti d’arte tribale a rilevanti pezzi contemporanei, finiranno sotto il martelletto verso la fine dell’anno da Christie’s a Parigi in una serie di vendite. La vendita principale, che comprende 80 lotti di arte contemporanea, si terrà il 22 ottobre in contemporanea con la 43ma edizione della fiera Fiac al Grand Palais (20-23 ottobre). Le opere affidate all’asta comprendono la pelle di maiale tatuata di Wim Delvoye «Mickey et Minnie» (2005, stime 20-30mila euro), il collage su carta di Jannis Kounellis «Untitled» (1960, stime 1-1,5 milioni), l’inchiostro di Jean Dubuffet «Paysage» (1960, stime 40-60mila euro) e il carboncino su carta di Tatiana Trouvé «Untitled» (2005, stime 10-15mila euro). 

Una vendita di fotografie dalle proprietà di Berri è in programma per il 12 novembre durante la fiera Paris Photo (10-13 novembre), mentre oggetti d’arte tribale saranno in offerta in una vendita dedicata il 13 dicembre. Un’asta online con più di 200 opere si terrà nel mese di ottobre. Un comunicato di Christie’s riporta che «Claude Berri trasmise la sua passione al figlio Thomas Langmann che ora intende proseguire una sua propria collezione». Berri acquistò la sua prima opera, una gouache di René Magritte, nel 1970 e iniziò a collezionare arte contemporanea nel 1986. Il regista, scomparso nel 2009, aveva aperto uno spazio nel quartiere parigino del Marais agli inizi del 2008 per esporre una parte della sua collezione. Nel 2011 era sembrato che nove opere di artisti quali Robert Ryman e Lucio Fontana dalla collezione Berri fossero state promesse al Centre Pompidou di Parigi, ma gli eredi del cineasta avevano in seguito deciso di venderle allo Stato del Qatar per circa 50 milioni di euro.

Gareth Harris, 07 settembre 2016 | © Riproduzione riservata

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