I 200 anni della vetreria d’arte Lobmeyr
Il Mak celebra il giubileo della manifattura, di proprietà della stessa famiglia da sei generazioni, con 300 oggetti fra bicchieri, vasi, lampade, lampadari, con un focus su Storicismo e Orientalismo dell’800

Ha accompagnato il divenire dell’ultima fase dell’impero austroungarico e con la sua produzione ha dato espressione a tutti gli stili che hanno caratterizzato l’arte vetraria austriaca degli ultimi duecento anni. Proprio il bicentenario della fondazione della premiata ditta J. & L. Lobmeyr ha indotto il Mak a una rassegna che presenta esempi paradigmatici della produzione.
L’idea di ospitare la mostra nasce da due donazioni da parte dell’azienda al Mak nel 1883 e nel 1892: 17 volumi di schizzi e disegni, che documentano le più svariate creazioni tra il 1823 e il 1892: «Circa mille fogli, ai quali per la mostra si aggiungono disegni per alcuni pezzi emblematici del periodo successivo 1892-2023, messi a disposizione dall’attuale archivio della ditta, attualmente in riorganizzazione con l’aiuto del Mak» spiega Franz Rainald, co-curatore assieme a Alice Stori Liechtenstein della mostra dal titolo «Splendore e Glamour. I 200 anni di Lobmeyr».
Aperta dal 6 giugno al 24 settembre, l’iniziativa propone 300 oggetti fra bicchieri, vasi, lampade, lampadari, oggetti decorativi, con un focus su Storicismo e Orientalismo del XIX secolo, così come su pezzi ormai classici ideati da Josef Hoffmann, Adolf Loos, Oswald Haerdtl oppure Stefan Rath, ancor oggi in produzione.
L’azienda di proprietà della stessa famiglia per sei generazioni e sempre con sede nella centrale Salesianergasse, divenne fornitrice di corte nel 1835, ma è tuttora proprio Lobmeyr a fornire i vetri per i banchetti e i ricevimenti di stato della Repubblica austriaca: “Già in periodo Biedermeier la ditta offriva 52 diversi servizi di bicchieri, ma l’apice della produzione si ebbe nel periodo dello Storicismo, quando poté avvalersi della collaborazione del celebre architetto Theophil Hansen", prosegue Rainald: "Anche la collaborazione con Josef Storck fu particolarmente positiva: nel 1871 firmò fra l’altro il 'Servizio per il Kaiser', dando il via ad un’ondata di richieste da parte dall’alta aristocrazia europea. Attorno al 1900 praticamente tutta la nobiltà più in vista era cliente di Lobmeyr, che tuttavia produsse anche i lampadari per l’allora nuovissimo municipio di Vienna, finanziato in larga misura dalla borghesia della capitale”.