Carpi (Modena). Esposte per la prima volta in Italia, le oltre cinquanta fotografie di «Helmut Newton. A gun for hire, selection / Le fotografie per Blumarine 1993-1999», sono una selezione della celebre «A gun for hire», la retrospettiva itinerante partita da Montecarlo nel 2005, che ripercorre il lavoro realizzato da Newton per la moda, dagli anni Sessanta e fino alla sua morte nel 2004.

La mostra di Carpi, curata da Luca Panaro e allestita fino all’11 dicembre nelle logge di Palazzo dei Pio, si concentra sulle campagne che il fotografo tedesco ha firmato tra il 1993 e il 1999 per sette diverse collezioni di Blumarine, celebre marchio della moda italiana, fondato proprio nel Comune emiliano nel 1977 e prossimo al suo quarantesimo anniversario. Una scelta per quegli anni quasi scandalosa, quella di affidare al re dell’erotismo la comunicazione di un’azienda cresciuta nel riferimento alla tradizione dell’impresa di famiglia e a un tipo di eleganza borghese. Si vuole uscire dalla prevedibilità e rivoluzionare le formule consolidate per dare voce a una donna diversa, che ha voglia di sedurre e di giocare, eccentrica e provocante. Nessuno story board, ma improvvisazione e uscita dagli schemi, con Newton che preferisce l’immediatezza allo studio delle pose e della composizione. Sul set chiama, tra le altre, Nadja Auermann, Carla Bruni, Monica Bellucci, Eva Herzigova, Carré Otis, a interpretare «una sensualità divertita, mai volgare, elegantemente allusiva, espressa attraverso un immaginario che filtra l’esplosiva e colorata carica energica del Pop a divertissement nonsense». E, secondo un espediente che ha già praticato in precedenza, non si astiene dal fare irruzione nello scatto, lasciando l’impronta della sua presenza in pellicola, con un piede o la sua stessa ombra che entrano in campo a coinvolgere il punto di vista dello spettatore.

I trentaquattro grandi formati sono messi a stretto confronto con altre dodici immagini, parte di campagne che risalgono allo stesso periodo ma realizzate per altre case di moda, tra le quali Thierry Mugler, Versace, Yves Saint Laurent. Completano il percorso sette scatti, di nuovo per Blumarine, provenienti dalla collezione privata di Anna Molinari, fondatrice dell’azienda; oltre ai book dei servizi di Newton, a due album inediti con le sue fotografie e le sue note; e a un video che raccoglie interviste e testimonianze sul lavoro dell’artista.