Gucci tra il Partenone e il Tempio della Concordia

Agrigento. «I templi greci ce li abbiamo anche ad Agrigento. Gucci venga da noi». A lanciare l’offerta di «ripiego» alla maison fiorentina è il direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, Giuseppe Parello. Lo stesso che nell’estate del 2015 dava l’ok (bissato l’anno dopo) a un banchetto dei magnati del web e star dello showbiz ai piedi del tempio della Concordia, ridotto a fondale scenografico e per il quale sono bastati 100mila euro a far scivolare la valorizzazione con concessione d’uso verso lo svilimento commerciale del patrimonio. Ma non è che uno dei tanti casi di arte in affitto oggetto di polemiche, dalla sfilata di Stefano Ricci agli Uffizi (130mila euro) al matrimonio indiano dalle mille e una notte nel Cortile dell’Ammannati a Palazzo Pitti (40mila), e per restate nella stessa Sicilia, dal buffet del 2013 al tempio di Segesta (5mila) allo Spritz
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