Gratis. Ma perché?

Anna Orlando |

Non sono del tutto convinta che istituzionalizzare l’abbinamento cultura/gratuità sia veramente educativo. Certamente non lo è il contrario. Cioè inculcare l’idea che la cultura debba rendere a tutti i costi. Dove sta scritto che una biblioteca debba essere una macchina da soldi? E allora perché dovrebbe esserlo un museo? Reggersi in piedi, come tutte le sane aziende, sta bene. Ma stressare sul binomio arte=business non mi pare corretto. Il pubblico deve continuare a finanziare la cultura come bene primario. Oggi però non è questo il cuore della questione, visto che al contrario, per uno stano paradosso che vuole combinare l’ansia di numeri e della buona performance (penso ai musei «premiati» con una nuova struttura manageriale per i loro risultati) con la più banale delle demagogie, il nuovo trend del Mibact è quello di insistere sull’offerta gratuita.

Il mese scorso, il 22 febbraio, è toccato per la
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