Golpe fallito, inizio di dittatura. Ma ci sono anche nuovi progetti
Artisti e curatori continuano a lavorare nonostante le limitazioni della libertà di espressione
Artisti, vignettisti di giornali e professionisti del mondo della cultura sono tra le 35mila persone sottoposte a fermo nell’ambito del giro di vite imposto dal presidente Recep Tayyp Erdogan dopo il tentato colpo di stato militare di luglio. Altre 82mila persone, tra cui giornalisti e impiegati pubblici dell’alta burocrazia, sono stati licenziati o sospesi dal loro incarico.
Onur Erem, un giornalista turco la cui compagna, l’artista e scrittrice Zehra Dogan, è in carcere da un mese, dichiara senza mezzi termini che oggi in Turchia gli artisti sono perseguitati. Gli accusatori della Dogan hanno più volte sostenuto che la sua arte e i suoi scritti sono una prova della sua partecipazione al Pkk (il Partito dei lavoratori del Kurdistan) gruppo militante di sinistra attivo nella lotta per i diritti dei curdi in
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)