Giorno per giorno nell’arte | 9 gennaio 2023

Una grande mostra al Quirinale con i bronzi di San Casciano | Al Louvre meno presenze per una visita più piacevole | Cancellata a Londra la fiera Masterpiece | Scoperto un mausoleo romano in Alvernia | Chiusa ItsArt | La giornata in 20 notizie

L’ingresso alla fiera Masterpiece a Londra. Foto Ben Fisher. Cortesia Masterpiece Londra
Redazione |

Una grande mostra al Quirinale con i bronzi di San Casciano. «Faremo un grande mostra al Quirinale con i bronzi di San Casciano, che spero si possa aprire ai primi di maggio». Lo ha annunciato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel programma «Quante Storie», su Rai3. «Il Ministero», ha aggiunto, «sta acquisendo un edificio a San Casciano per mettere in mostra i reperti, ma prima vorrei farli viaggiare. Per esempio nella mia Napoli, a Milano, a Venezia, prima che vadano nei luoghi definitivi». «A maggio», ha ancora affermato, «si riprende a scavare e probabilmente troveremo dell’altro». [Redazione]

Al Louvre meno presenze per una visita più piacevole
. Nel 2022 il Louvre ha accolto 7,8 milioni di visitatori, il 19% in meno rispetto al 2019, anche se con un aumento del 170% rispetto al 2021, quando i musei francesi sono rimasti chiusi per quasi cinque mesi. Ma il calo delle presenze non è necessariamente una cattiva notizia. La direttrice del Louvre Laurence des Cars ha deciso di limitare gli ingressi giornalieri a 30mila. Prima del Covid-19 il museo poteva accogliere fino a 45mila persone nei giorni di maggiore affluenza. Con l’80% dei biglietti ora emessi tramite un servizio di prenotazione, per il 2023 la nuova politica dovrebbe stabilizzare le presenze tra 7,5 milioni e 8 milioni di visitatori, gli stessi livelli registrati dal museo 17 anni fa. In una dichiarazione Des Cars afferma di aver optato per il cambiamento: «La visita sarebbe quindi un’esperienza piacevole, soprattutto per i neofiti del museo che costituiscono il 60% degli ingressi». Il Louvre, che accoglieva circa cinque milioni di visitatori alla fine degli anni ’90, lotta da anni contro le presenze eccessive, con lunghe code fuori dalla piramide di vetro o davanti a capolavori come la Gioconda. Negli ultimi anni, i dipendenti del Louvre scioperavano menzionando «un deterioramento delle condizioni senza precedenti», con un affollamento record del museo. [Vincent Noce]

Cancellata a Londra la fiera Masterpiece
. L’edizione 2023 della fiera londinese di arte e antiquariato Masterpiece, prevista dal 28 giugno al 5 luglio, è stata annullata dagli organizzatori, la società svizzera di eventi Mch Group, che gestisce anche Art Basel. «I costi crescenti e un calo del numero di espositori internazionali significano che l’evento non è commercialmente fattibile quest’anno», ha dichiarato un portavoce di Mch. La società sta ora «considerando le opzioni future per il marchio Masterpiece» e afferma che condividerà ulteriori informazioni a tempo debito. La prima edizione di Masterpiece risale al 2010: di solito si teneva ogni anno tra giugno e luglio al Royal Hospital di Chelsea e costituiva un momento culturale chiave della stagione estiva londinese, con altri eventi frequentati dal jet-set internazionale, come le gare ippiche del Royal Ascot, il torneo di tennis di Wimbledon e il Chelsea Flower Show. [Kabir Jhala]

Scoperto un mausoleo romano in Alvernia. Uno scavo preventivo nella regione francese dell’Alvernia ha portato alla luce un monumento funerario (il primo del suo genere in quell’area, secondo gli specialisti) ornato da una ricca decorazione scultorea, con la figura di un tritone. La scoperta è stata presentata il 3 gennaio dall’Istituto nazionale per la ricerca archeologica preventiva (Inrap), insieme ad altre scoperte effettuate un anno fa nell’antica città gallo-romana di Aquae Nerii, nel comune di Néris-les-Bains. [Le Figaro]

Chiusa ItsArt
. Cala il sipario su ItsArt, il «palcoscenico della cultura italiana» istituito da Dario Franceschini come una sorta di Netflix all’italiana, ma che con solo 140mila abbonati aveva 246mila euro di entrate e costi per 7,5 milioni, rivelandosi così un clamoroso flop ma soprattutto un costoso carrozzone a cui il nuovo ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha deciso di staccare la spina. [Il Fatto quotidiano]

In esame il decreto Milleproroghe. Domani 10 gennaio alle ore 16 le commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio del Senato avviano l’esame in sede referente del decreto Milleproroghe che, dopo l’ok di Palazzo Madama, dovrà passare alla Camera per essere convertito in legge entro il 27 febbraio. Il provvedimento, tra i vari punti, contiene misure riguardanti le fondazioni lirico-sinfoniche, il Grande Progetto Pompei, le celebrazioni per il quinto centenario del Perugino e l’Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica). [Redazione]

Sophie Makariou nuova «direttrice scientifica» di Afalula. Sophie Makariou, già presidentessa del Musée Guimet di Parigi, è stata chiamata a ricoprire un posto chiave nell’organizzazione governativa francese per lo sviluppo della vasta regione del patrimonio dell’Arabia Saudita nord-occidentale di AlUla, che viene pesantemente promossa come una nuova destinazione turistica. Makariou è stata nominata «direttrice scientifica» responsabile della divisione cultura e patrimonio (archeologia, arte contemporanea e musei) dell’Agenzia francese per lo sviluppo di AlUla (Afalula); sostituisce Jean-François Charnier, che si è dimesso a settembre. L’agenzia, fondata a Parigi nel luglio 2018, è il risultato di un accordo intergovernativo firmato da Francia e Arabia Saudita. [Gareth Harris]

La firma del protocollo per candidatura Unesco dell’«Appia Regina Viarum». Domani 10 gennaio alle 11.30, a Roma, alle Terme di Diocleziano, si svolgerà la cerimonia della firma del Protocollo di intesa per la candidatura del sito «Via Appia. Regina Viarum» per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Il progetto, promosso dal Ministero della Cultura attraverso gli uffici centrali e periferici, coinvolge quattro regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 12 tra province e città metropolitane, 73 comuni, 15 parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 università italiane e straniere. [Agenziacult]

San Bernardo di Città Sant’Angelo in restauro.
San Bernardo nel centro storico di Città Sant’Angelo (Pe) è chiusa dal terremoto del 2009: è una chiesa a navata unica di metà ‘600, radicalmente modificata nel secondo ’700, con una cripta che risale all’originaria costruzione trecentesca, l’interno barocco, quattro cappelloni, stuccature rococò e una facciata in laterizio. Nella sua ordinanza del 30 dicembre da Commissario uscente del sisma dell’Italia centrale Giovanni Legnini ha approvato un finanziamento da circa un milione e mezzo di euro per restaurare l’edificio. Ne dà notizia la presidente di Italia Nostra Antonella Caroli: l’associazione aveva iscritto la chiesa nella sua «Lista rossa dei beni in pericolo» perché è «in uno stato di grave degrado» e inaccessibile per «le lesioni del corpo di fabbrica e della caduta calcinacci». Aveva perorato la causa di un restauro la sezione locale di Italia Nostra guidata da Gabriella Valentini. San Bernardo appartiene alla Curia vescovile. [Stefano Miliani]

I premi 2023 del New European Bauhaus. «Cerchiamo progetti belli, sostenibili e inclusivi per avere un impatto positivo e migliorare la nostra vita quotidiana»: lo ha detto la commissaria europea alla Cultura e all’istruzione, Mariya Gabriel, ricordando attraverso Twitter che c’è tempo fino al 31 gennaio (era partita il 6 dicembre scorso) per presentare le candidature per i premi 2023 del New European Bauhaus. [Redazione]

Scoperto il segreto della resistenza del cemento romano. Secondo uno studio condotto dagli scienziati dell'Università di Harvard, del Massachusetts Institute of Technology, con la collaborazione di studiosi italiani e del Museo Archeologico di Priverno, pubblicato sulla rivista «Science Advances», il segreto che ha permesso agli antichi Romani di costruire reti di strade, acquedotti, porti e imponenti edifici rimasti stabili per millenni è una miscela di polvere e frammenti di calce uniti al composto a temperature molto elevate. Il team, guidato da Admir Masic, ha analizzato le strutture solide e resistenti degli antichi materiali utilizzati per realizzare monumenti ed edifici durati per millenni. Per anni si è ipotizzato che il segreto della particolare resistenza delle strutture costruite dai Romani risiedesse nell’utilizzo di materiale pozzolanico, una particolare cenere vulcanica citata come elemento chiave nei resoconti degli architetti dell'epoca. Il cemento romano contiene inoltre dei frammenti di calce, chiamati clasti calcarei, non presenti nelle formulazioni odierne. Secondo il nuovo lavoro potrebbe essere proprio questo fattore, in precedenza ignorato, il costituente fondamentale dell’eccezionale cemento. [RaiNews]

A Singapore la nuova fiera Art Sg. La città di Singapore è al centro dell’attenzione degli appassionati d’arte questo mese grazie all’attesissimo lancio della fiera internazionale Art Sg, in programma dall’11 al 15 gennaio al Marina Bay Sands Expo and Convention Centre, nel quartiere degli affari della città e nell’area turistica della baia. Organizzata da The Art Assembly, che gestisce un portafoglio di fiere in tutta l'Asia, tra cui Taipei Dangdai, Sydney Contemporary, India Art Fair, Photofairs Shanghai e l’imminente Tokyo Gendai, Art Sg presenta più di 160 gallerie provenienti da tutto il Sud-Est asiatico, l’Asia Pacifico e oltre, tra cui grandi nomi come David Zwirner, Kukje Gallery, Pearl Lam Galleries e Mizuma Gallery. [Reena Devi]

A Gemona del Friuli (Ud) riemerge dai depositi il soffitto cinquecentesco di Pomponio Amalteo
. Nascosto e dimenticato in un deposito da 46 anni, dopo il crollo del terremoto del 1976, sarà presto di nuovo esposto al pubblico lo spettacolare soffitto dipinto da Pomponio Amalteo nel 1533 per la trecentesca Chiesa di San Giovanni, a Gemona del Friuli. Amalteo è uno dei massimi protagonisti del Rinascimento in Friuli, allievo e genero del Pordenone. Il soffitto ligneo era composto da 36 elementi «lacunari» quadrati, ciascuno di 140 cm di lato, con figure di santi, apostoli, sibille, personaggi della Bibbia. Dopo il crollo del 1976 anche la chiesa precipitò e non fu mai ricostruita, ma i lacunari di Amalteo furono salvati, restaurati ma lasciati in un deposito. Finora non era stato possibile trovare un luogo adatto e abbastanza ampio per ricomporre il capolavoro. Alla vigilia del 6 gennaio, in una cerimonia nel Duomo di Gemona alla quale hanno partecipato sindaco e autorità della Regione, è stato annunciato che finalmente il soffitto troverà il suo posto nel Palazzo Scarpa Fantoni proprietà del Comune di Gemona e nuova sede di un dipartimento dell’Università di Udine. Ci vorrà tempo, ma il soffitto dell’Amalteo sarà di nuovo visibile. [Tina Lepri]

Oltre 70mila visitatori per Pisanello. La mostra «Pisanello. Il tumulto del mondo» al Palazzo Ducale di Mantova, a cura di Stefano L’Occaso, si è chiusa ieri 8 gennaio. Sono stati oltre 70 mila i biglietti staccati dal 7 ottobre, giorno di apertura al pubblico dell’esposizione alla reggia gonzaghesca, che presentava anche un nuovo allestimento permanente della Sala del Pisanello. [Redazione]

Il restyling delle mura della città di Lucca. L’assessore ai Lavori Pubblici della città di Lucca Remo Santini ha presentato il 5 gennaio il progetto per la messa in sicurezza delle Mura urbane. Il piano prevedeva originariamente oltre 3,5 chilometri di barriere, per una copertura di oltre il 90 per cento del perimetro interno delle Mura; in seguito fu modificato, in modo tale da essere separato in due lotti. Il piano della nuova amministrazione è notevolmente ridotto: inizieranno in primavera i lavori per l’installazione di balaustre che copriranno circa 1,2 chilometri. I lavori richiederanno un investimento complessivo di circa 600 mila euro. [Redazione]

La puntata dell’11 gennaio di «Art Night-Le Stanze dell’Arte». Nella puntata dell’11 gennaio di «Art Night-Le Stanze dell’Arte», programma in onda su Rai5 alle 21.15 presentato da Neri Marcorè, si analizza il rapporto tra l’arte visiva e il movimento. Il racconto si sviluppa attorno a due linee portanti: la pittura e la scultura della Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia e «Stanze/Rooms», una performance site specific che il coreografo Diego Tortelli ha disegnato su misura per gli spazi della Pinacoteca. Tortelli ha immaginato un percorso coreografico e musicale, in cui storia e innovazione si incontrano. La Pinacoteca recentemente è stata restaurata e ora i colori delle stanze raccolgono e avvolgono i quadri dando loro un valore aggiunto, una nuova luce. Il racconto della Pinacoteca è affidato a Stefano Karadjov, direttore della Pinacoteca Tosio Martinengo, Roberta D’Adda, curatrice del museo e Cristiana Natali, docente di Antropologia della Danza dell’Università di Bologna. [Redazione]

I seminari della Società Italiana per lo Studio della Fotografia. L’11 gennaio alle 18 ripartono i seminari Sisf (Società Italiana per lo Studio della Fotografia) online sul patrimonio archivistico italiano. Il primo appuntamento di questo nuovo ciclo sarà dedicato agli archivi d’impresa. Di realtà e prospettive di questa particolare tipologia di archivi parleranno, insieme a Gabriele D’Autilia nelle vesti di moderatore, Sara Ciravola (Fondazione Fs), Carolina Lussana e Silvia Giugno (Fondazione Dalmine) e Pietro Repetto (Fondazione Ansaldo). La partecipazione è gratuita. Per informazioni e iscrizioni, occorre scrivere a info@sisf.eu. A breve sarà pubblicato il calendario degli incontri successivi, che si svolgeranno, a mercoledì alterni, fino al 22 marzo. [Redazione]

Mostre aperte
Jonas Mekas al Mattatoio di Roma. Presenze record, nel periodo festivo, al Mattatoio di Roma, per le opere d’arte contemporanea dell’artista lituano Jonas Mekas (1922-2019): la mostra «Images Are Real» prosegue fino  al 26 febbraio. Attraverso un’ampia selezione di lavori, il progetto espositivo promosso da Roma Culture, Azienda Speciale Palaexpo, Lithuanian Culture Institute, espone «arti visuali», opere diventate quadri del famoso filmmaker e documentarista. Quello di Mekas è un viaggio dantesco che, dall’Inferno della storia, porta alla felicità attraverso un percorso tra arte e realtà intrecciate nei suoi lavori. L’artista usa la macchina da presa come diario preciso e frammentato da fissare in supporti che li trasformano in quadri: brani intensi della propria esistenza, mosaico vertiginoso d’incontri con Andy Warhol, Allen Ginsberg, Yoko Ono ma anche la primavera a Central Park, i fiori, gli alberi. Il titolo della mostra, tratta dal film «Outtakes from the Life of a Happy Man», è una citazione fuori campo dell’artista che sussurra: «La memoria è andata via, ma le immagini sono qui, e le immagini sono reali». [Tina Lepri]

Addii
Emma Wolukau-Wanambwa. È morta il 3 gennaio, all’età di 46 anni, Emma Wolukau-Wanambwa, artista la cui ricerca sulle eredità del colonialismo nell’Africa post indipendenza le ha portato un crescente seguito internazionale. Causa della morte, una malattia degenerativa che Wolukau-Wanambwa aveva combattuto per anni. Lavorando con una serie di diverse tecniche e media, Wolukau-Wanambwa analizzava come il colonialismo europeo continua ad avere un impatto sui paesi africani oggi, in particolare l’Uganda, dove l’artista aveva vissuto per diversi anni. Nata a Glasgow, Emma Wolukau-Wanambwa era attiva tra Londra e Berlino. [Redazione]

Michael Snow. È scomparso a Toronto il 5 gennaio, all’età di 94 anni, l’artista e regista sperimentale canadese Michael Snow. La Jack Shainman Gallery di New York, che rappresenta Snow, ha confermato la sua morte. L'arte di Snow affrontava domande profonde sulla questione se le fotografie e i film catturino davvero ciò che passa davanti a un obiettivo. Nel 1961, lui e sua moglie, l’artista Joyce Wieland, si trasferirono a New York. All’inizio espose con la Poindexter Gallery, lo stesso spazio che ha rappresentato anche pittori astrattisti come Jules Olitski e Willem de Kooning. Ma sono stati i suoi legami con il mondo del cinema di New York che alla fine gli hanno portato la fama. Tra il 1966 e il 1967, Snow creò quella che oggi è la sua opera più famosa, «Wavelength», oggi considerato uno dei film sperimentali più importanti di tutti i tempi. [Redazione]

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