NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 6 MARZO 2023

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LUNEDÌ 6 MARZO 2023

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L’autoritratto ora attribuito al Perugino. Foto Stefano Miliani

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Scoperto un autoritratto del Perugino? È questione di millimetri...

Presentando la mostra appena aperta alla Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia «“Il meglio maestro d’Italia”. Perugino nel suo tempo», il direttore Marco Pierini, cocuratore insieme a Veruska Picchiarelli, ha rivelato un’attribuzione maturata nei giorni precedenti. Riguarda un ritratto virile proveniente dalla Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze, delle Gallerie degli Uffizi, assegnato correntemente al giovane Raffaello e che secondo alcuni rappresenta Perugino, secondo altri Verrocchio. Pierini ha spiegato di aver sempre pensato al maestro umbro e che gli sembrava «plausibile» fosse un autoritratto. Arrivato il quadro a Perugia, con lo staff lo ha confrontato con l’autoritratto peruginesco negli affreschi del Collegio del Cambio, al piano terra del Palazzo dei Priori: «Tornava perfettamente, anche se il volto era più giovane di cinque o sei anni». Con le prove di photoshop i risultati combaciavano. «Dalle misurazioni tra pupilla e pupilla sia nel quadro sia nell’affresco ci sono 56 millimetri. È per forza lo stesso cartone, quindi, che Perugino utilizzò nell’affresco invecchiandosi un po’. Così abbiamo cambiato l’attribuzione», ha dichiarato Pierini. L’olio su tavola viene datato 1495-97 ca ed esposto come opera autografa nella sezione sui ritratti. [Stefano Miliani]

02

Al Museum of London si affrontano le divisioni di classe della società britannica.

In Gran Bretagna i musei riconoscono le sfumature di razza, sesso e genere, ma faticano ancora a trattare le questioni legate alle divisioni di classe. È quanto emerge da una nuova indagine condotta dal Museum of London, in collaborazione con il Dipartimento Cultura, Media e Creatività del King’s College di Londra, presentata in una conferenza tenutasi a gennaio nella sede del Museum of London nei Docklands. I risultati dell’indagine sono pubblicati in un report dal titolo «Museums, Class and the Pandemic». Il documento di 64 pagine, disponibile online, comprende le storie orali di un campione di 15 membri della working class, ognuno dei quali è stato intervistato sulle proprie esperienze di vita e di lavoro a Londra. Il rapporto si concentra in particolare sul lavoro in prima linea durante la pandemia di Covid-19, nel corso della quale è stata condotta gran parte della ricerca. [Charlotte Jansen]

03

Lanciato un manifesto contro la censura dei social.

Il potere dei social media è sconcertante: circa 4,76 miliardi di persone li utilizzano (il 59% della popolazione mondiale) per una media di due ore e mezzo al giorno. Nel mondo dell’arte, a partire dal 2020 i social media hanno sostituito le fiere come terzo canale di vendita per le gallerie e rappresentano una fonte di reddito importante anche per molti artisti indipendenti. L’interdipendenza tra arte e social media (in particolare Instagram) è ora fondamentale. Questo livello di potere, detenuto da entità fortemente concentrate sui profitti, può essere pericoloso. «Le aziende dei social media sono diventate guardiani della cultura con un potere senza precedenti nel determinare quali opere d’arte possono circolare liberamente e quali sono interdette o spinte ai margini digitali», afferma Don’t Delete Art (Dda), un progetto creato nel 2020 che documenta la censura dell’arte sui social media e mira a promuovere la protezione dell’espressione artistica attraverso le piattaforme. «Per far sì che le aziende di social media prendano sul serio l’espressione artistica, dobbiamo fare più pressione su di loro», aggiunge un comunicato. Il progetto Dda ha lanciato un manifesto che artisti, istituzioni e tutte le parti interessate sono invitati a firmare. «La campagna, afferma Dda, farà pressione sulle principali piattaforme, come Facebook e Instagram, affinché gli artisti e gli altri professionisti dell’arte siano coinvolti nel processo di moderazione dei contenuti». [Aimee Dawson]

04

Team italo-tedesco per gli scavi nella villa romana di Bibione.

Oggi 6 marzo un’équipe internazionale di 20 archeologi, tra responsabili e studenti delle Università di Ratisbona (Germania) e Padova, inizierà uno scavo stratigrafico, che proseguirà fino alla fine del mese, nel comune di Bibione (Ve), sul sito dell’antica villa romana di Mutteron dei Frati, scavata all’inizio degli anni ’90 del XX secolo, ma di cui si conosceva l’esistenza fin dalla metà del Settecento. Archeologi, studiosi e responsabili del progetto, rappresentanti delle istituzioni locali e del territorio prevedono un incontro con i media dopo la metà di marzo, quando lo scavo avrà offerto i primi risultati. [Redazione]

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20mila metri quadrati, 16 milioni di dollari: aperta la nuova ala d’arte contemporanea della Pinacoteca de São Paulo.

La Pinacoteca de São Paulo, la più antica istituzione artistica di San Paolo del Brasile, ha inaugurato il 4 marzo una nuova ala dedicata al contemporaneo, Pina Contemporânea. L’ampliamento rende disponibile al pubblico una parte importante delle collezioni permanenti del museo e contribuisce ad ampliare la sua programmazione. Con oltre 20mila metri quadrati, e una spesa di 16 milioni di dollari, è uno dei più grandi musei ora aperti in America Latina. «Il Pina Contemporânea non è solo un’espansione dell’area espositiva, ma offre anche altri modi per il pubblico di entrare in contatto con l’arte e la cultura», afferma il direttore generale del museo, lo storico dell’arte tedesco Jochen Volz. [Ela Bittencourt]

06

Poldi Pezzoli a orario continuato.

Da oggi 6 marzo il Museo Poldi Pezzoli apre nuovamente al pubblico con orario continuato. I suoi tesori saranno dunque accessibili anche dalle 13 alle 14, nel tempo della «pausa pranzo» dei molti uffici e istituzioni che si aprono tutt’intorno. «Un primo passo necessario per accogliere nuovamente tutti i visitatori, per dare un segno di ripresa e per celebrare la collezione con racconti dedicati», spiega la direttrice Alessandra Quarto. Racconti che troveranno spazio nelle visite guidate, gratuite, curate dallo staff scientifico del museo, che si terranno ogni lunedì di marzo, dalle 13.15 alle 13.45, ognuna dedicata a un capolavoro conservato qui: oggi 6 marzo lo spettacolare «Tappeto delle Tigri» (a cura di Federica Manoli); il 13, «I Botticelli del Museo Poldi Pezzoli» (a cura di Lavinia Galli); il 20 il «Ritratto di giovane dama» di Piero del Pollaiolo, icona del museo (Federica Manoli), e il 27 il «Cavaliere nero» di G.B. Moroni (Lavinia Galli). Inoltre, dal lunedì al venerdì, per l’intero mese di marzo, a chi visiterà il museo tra le 13 e le 14 sarà riservato l’ingresso ridotto. [Ada Masoero]

07

Quattro Tiepolo riallestiti a Udine.

Ieri 5 marzo, anniversario della nascita di Giambattista Tiepolo, a Udine è stato inaugurato un nuovo allestimento dei quattro dipinti dell’artista veneziano custoditi nelle collezioni dei Civici Musei nel Castello della città friulana. La grande tela a soffitto «La Virtù e la Nobiltà trionfano sull’Ignoranza», il «Consilium in arena» e le due ex pale d’altare raffiguranti «San Francesco di Sales» e l’«Angelo custode», tutte opere in origine collocate in edifici sacri e palazzi privati della città e approdate nel corso del Novecento nei musei cittadini, presentate ora nella Sala X in un nuovo assetto grazie a un gioco di specchi, luci e volumi che permettono una visione simultanea delle stesse. Per l’occasione la sala viene dedicata al direttore dei Civici Musei e conservatore di Villa Manin Aldo Rizzi (1927-96), uno dei massimi esperti e studiosi dell’opera tiepolesca, a cui Udine deve la prima grande mostra dedicata all’artista e la denominazione di «Città del Tiepolo». [Melania Lunazzi]

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Due generali dei Carabinieri a capo del Grande Progetto Pompei.

È stata accolta dalla commissione Cultura del Senato la proposta di nomina del generale Giovanni Capasso a vicedirettore del Programma straordinario e urgente degli interventi conservativi, di prevenzione, manutenzione e restauro dell’area archeologica di Pompei. Capasso, che resterà in carica fino al 31 dicembre, affiancherà il generale Giovanni Di Blasio, già a capo della struttura del progetto dal 2021 (incarico prorogato al 30 giugno 2023). Il «Grande Progetto Pompei», sito Unesco dal 1997, è diretto da Gabriel Zuchtriegel, già direttore del parco archeologico di Paestum e Velia. Massimo Osanna, ex soprintendente di Pompei e oggi a capo della Direzione musei del Ministero della Cultura, ha dichiarato: «È fondamentale proteggere Pompei: si è finalmente creata una squadra di manutenzione programmata assumendo 50 persone fra operai specializzati e restauratori. Quello di Pompei è ormai un sistema virtuoso». [Tina Lepri]

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Kate Fowle, nuova direttrice curatoriale senior di Hauser & Wirth.

Kate Fowle entra a far parte del team della galleria Hauser & Wirth come direttrice curatoriale senior, con sede a New York. Fowle è stata direttrice del MoMA PS1, entrandovi nel 2019 per sostituire Klaus Biesenbach, che aveva lasciato l’istituzione per dirigere il Museum of Contemporary Art di Los Angeles. Dal 2013 al 2019 Fowle era stata curatrice capo e direttrice artistica del Garage Museum of Contemporary Art di Mosca, fondato dai collezionisti Dasha Zhukova e Roman Abramovic. [Redazione]

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Turismo fieristico: un panorama italiano molto difforme, da Nord a Sud.

Nonostante il fascino artistico di Roma e il crescente numero di visitatori, gli incassi nel settore «Fiere e convegni», anche culturali, della Regione Lazio fanno registrare un flop. Il comparto locale non solo non ha ancora recuperato i valori pre Covid, ma con 636 milioni di euro sui 10,6 miliardi totali del Paese ha un giro d’affari insignificante sull’intera filiera. La parte del leone la fa la Lombardia che nel 2023, anno che vedrà in Italia 530 fiere, ne ha già fissate il 19,7% di quelle nazionali e il 30,34% di quelle internazionali. Il Lazio invece è fermo al 3,41% per fiere e convegni «domestici» e al 7,49% del cosiddetto mercato globale. Nel Lazio, secondo gli esperti del settore, da migliorare è l’organizzazione generale del comparto, assai trascurata, e l’attenzione per gli stranieri che preveda la lingua inglese nelle mostre, spettacoli e promozione. Intanto, nel Lazio e soprattutto a Roma, si mette in moto la macchina organizzativa per il Giubileo 2025 che attirerà circa 32 milioni di pellegrini: già stanziati 1,8 miliardi di euro per 87 interventi di riqualificazione. [Tina Lepri]

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Al Museo del Cenacolo Vinciano «Cenacolo Live!».

«Cenacolo Live!» è la prima opera pubblica acquisita dal Museo del Cenacolo Vinciano. Il progetto di arte partecipata e inclusione culturale ispirato all’«Ultima Cena» di Leonardo da Vinci, a cura di Connecting Cultures, in partnership con Direzione Regionale Musei Lombardia-Museo del Cenacolo Vinciano, Nuovo Armenia, Asnada, Comunità Nuova Onlus, vincitore del bando «Per la Cultura» di Fondazione Cariplo, verrà messo a disposizione dei visitatori come ulteriore strumento di fruizione e comprensione del grande capolavoro. L’opera video è parte di un progetto iniziato nel maggio 2022, che coinvolge i giovani creativi delle aree di Dergano e Barona, mettendo in dialogo questi due quartieri di Milano con il centro, attraverso la reinterpretazione contemporanea del celeberrimo dipinto di Leonardo. [Francesca Interlenghi]

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Il premio «Arte: Sostantivo Femminile» alla Gnam di Roma.

Oggi 6 marzo, alle 19, nel Salone della Guerra della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea a Roma,  si tiene la cerimonia di premiazione della 15ma edizione del Premio «Arte: Sostantivo Femminile», riconoscimento attribuito a donne che si sono particolarmente distinte nel mondo dell’arte, della scienza, della cultura e dell’imprenditoria. L’attrice Cristiana Capotondi sarà premiata dall’artista Marco Tirelli; l’artista Bruna Esposito da Massimiliano Paolucci, direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Sostenibilità del Gruppo Terna; la scrittrice Elena Ferrante da Benedetta Boni de «La forza e il sorriso», onlus organizzatrice di laboratori di bellezza per donne in trattamento oncologico; l’imprenditrice digitale Cristina Fogazzi da Olivia Tassara, responsabile pubbliche relazioni per il Gruppo Ferrovie dello Stato; l’imprenditrice olearia Maria Flora Monini dallo chef Gianfranco Vissani; Antonella Polimeni, magnifica Rettrice dell’Università «La Sapienza» di Roma, dal premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi; la direttrice d’orchestra e pianista Speranza Scappucci dal giornalista e scrittore Corrado Augias; l’editrice Elisabetta Sgarbi da Flavia Mazzarella, presidente del Consiglio d’Amministrazione di Bper Banca. [Redazione]

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A Ceresole d’Alba il Museo Internazionale Donne Artiste.

Verrà presentato l’8 marzo a Torino, presso l’Accademia Albertina di Belle Arti, Il Museo Internazionale Donne Artiste, che aprirà il 21 aprile nell’edificio della ex Chiesa della Madonna dei Prati, a Ceresole d’Alba (Cn), nella zona del Roero. Saranno in mostra opere che raccontano il mondo creativo femminile. Direttore del museo è il curatore Vincenzo Sanfo. [Redazione]

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Mostre che aprono A Ferrara il IX Premio Fondazione Vaf.

Dopo la tappa tedesca (Kiel, Stadtgalerie, 11 marzo-22 maggio 2022), il IX Premio Fondazione Vaf arriva a Ferrara. Dal 5 marzo al 4 giugno le sale al piano nobile del Castello Estense ospitano l’appuntamento, istituito dall’omonima fondazione tedesca per sostenere l’arte contemporanea italiana e dare impulso allo scambio culturale tra Italia e Germania. Il premio nasce nel 2003 allo scopo di promuovere, in particolare, il potenziale artistico e creativo degli artisti under 40. Nel corso degli anni l’organizzazione del concorso ha annoverato numerose collaborazioni con varie sedi espositive, nazionali, austriache e tedesche, come il Mart di Rovereto, il Museo della Permanente di Milano, il Macro Testaccio di Roma, il Museo civico di Palazzo della Penna di Perugia, l’Institut Mathildenhöhe di Darmstadt, la Künstlerhaus di Graz e la Stadtgalerie di Kiel. [Redazione]

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Mostre aperte Pantaleo Musarò a Solofra.

Fino al 28 maggio, presso la Fondazione De Chiara De Maio a Solofra (Av), si terrà la personale di Pantaleo Musarò, «Leuth». L'evento, che rientra nella rassegna «Colori», a cura di Valerio Falcone, propone una serie inedita di opere installative dell’artista salentino inspirate alla ricerca sulla libertà. In mostra un video di due adolescenti che svelano idee, ricordi e pensieri intimi all’interno di una struttura metallica: è questa la zona franca che si sottrae alle imposizioni, la stessa, presente fisicamente, in cui l’artista invita ad affrancarsi in una proposta di performance partecipativa. Gli specchi retroilluminati riportano incise le frasi prese dai muri, le voci di una protesta pop che inserita nella cornice vintage rimarca le necessità sociali ataviche mentre la tavoletta in cera, il cui l’annuncio prevede un improbabile affitto, gioca con finte definizioni e vere ideologie. [Graziella Melania Geraci]
 

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Addii Piero Gilardi.

È morto ieri 5 marzo a Torino, all’età di 80 anni, l’artista Piero Gilardi. Nato nel 1942 nel capoluogo piemontese, tiene nel 1963 la sua prima personale, «Macchine per il futuro», alla galleria torinese L’Immagine. A partire dal 1965 comincia a realizzare i suoi «Tappeti natura», opere in poliuretano espanso che riproducono frammenti di natura, che nel corso della sua carriera esporrà a Parigi, Bruxelles, Colonia, Amburgo, Amsterdam e New York. A partire dal 1968 partecipa all’elaborazione delle nuove tendenze artistiche del periodo, l’Arte povera, la Land Art e il movimento Anti-form. Nel 1969 inizia un’esperienza interdisciplinare e transculturale nel segno del binomio «arte-vita», coordinando iniziative di creatività collettiva rivolte alle giovani generazioni e svolte nelle periferie del mondo, Nicaragua, Africa, riserve delle popolazioni native negli Usa. A partire dal 1981 riprende la sua attività artistica, esponendo in varie gallerie e creando una serie di installazioni interattive multimediali. Ha concepito il progetto del Pav-Parco Arte Vivente, aperto a Torino nel 2008, e ne è stato presidente. Ha pubblicato due libri di riflessione teorica sulle sue ricerche: Dall’arte alla vita, dalla vita all’arte (La Salamandra, 1981) e Not for sale (Mazzotta, 2000 e Les Presses du Réel, 2003). [Redazione]

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Paolo Baratella.

È morto il 3 marzo a Lucca, all’età di 87 anni, l’artista Paolo Baratella. Bolognese di nascita, era cresciuto a Ferrara, che considerava la propria città d’adozione. Apparteneva al «Gruppo dei milanesi», insieme con Umberto Mariani, Giangiacomo Spadari e Fernando de Filippi. Nel suo curriculum espositivo spiccano nel 1973 una sua mostra al Palais des Beaux Arts di Bruxelles e una nel 1974 al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris. Partecipò alla Biennale di Venezia del 1972, alle Biennali di Milano del 1974 e 1994, alle edizioni della Quadriennale di Roma del 1986 e 1999 e alla Triennale di Milano del 1992. Fino al 4 giugno, al piano nobile del Castello Estense di Ferrara, è possibile visitare la mostra monografica su Baratella organizzata dalla Fondazione Vaf in occasione del IX Premio della Fondazione tedesca. [Redazione]

Redazione, 06 marzo 2023 | © Riproduzione riservata