Dopo dieci anni di restauro, ieri 27 giugno ha riaperto al pubblico l’appartamento di Maria Antonietta all’interno della Reggia di Versailles, che quest’anno compie 400 anni. Sono così visitabili, a piccoli gruppi di dieci persone alla volta, gli spazi privati e più intimi della regina di Francia. L’appartamento si sviluppa su due piani. Il primo fu riservato all’uso esclusivo personale di Maria Antonietta a partire dal 1774. Quattro anni dopo, Maria Antonietta fece ristrutturare il secondo piano, facendo sue le stanze che prima erano riservate al personale.

A qualche giorno dall’apertura del testamento di Silvio Berlusconi, nello sterminato elenco delle proprietà dell’imprenditore e uomo politico ci sarebbero anche circa 24mila opere d’arte, tra cui un Ghirlandaio, alcuni Tintoretto, un Guido Reni, alcuni Veronese, Tiziano, Canaletto, alcuni Rubens. Su queste opere si è pronunciato nei giorni scorsi Vittorio Sgarbi: «Se potessimo vedere in un museo le opere raccolte in questi grandi magazzini dove ha messo 24mila opere, per la gente che capisce poco d’arte sarebbe un divertimento. In realtà sarebbe stato meglio averne 2.400 buone che 24mila così e così», ha dichiarato lo storico dell’arte. È stato intervistato dal «Corriere della Sera» anche il banditore d’aste televisive Alessandro Orlando, che ha avuto Berlusconi come cliente in diverse occasioni. «Da me ha comprato oltre 2.500 quadri, rappresentanti prevalentemente figure sacre e nudi femminili, di cui oltre un migliaio provenienti dalla Russia». La stima sul valore complessivo di queste 2.500 opere? Alessandro Orlando ha parlato di una cifra che si aggira attorno ai 3 milioni di euro.

Forse stavolta agli annunci corrisponderà un risultato concreto: una delle più belle e suggestive opere di fortificazione lungo le mura che cingono la città di Verona, la cinquecentesca «Rondella delle Boccare» sarà oggetto di un restauro che ne renderà possibile l’accesso al pubblico. Il progetto è stato approvato dalla giunta del Comune di Verona e sarà finanziato (300mila euro) dal Ministero del Turismo che ha destinato alla città patrimonio Unesco (titolo conquistato anche grazie alla cinta muraria magistrale) complessivamente 1,5 milioni finalizzati al progetto «Smart Verona», presentato la scorsa estate. Attualmente la struttura era accessibile solo attraverso il cortile di un istituto scolastico adiacente, in giorni e orari limitati e sempre previo accordo con la scuola, mentre al termine dei lavori, che dovrebbero iniziare entro questo 2023, si potrà, già nel 2024, accedere direttamente da via Madonna del Terraglio. Come si legge sulla pagina facebook di Legambiente, sono passati più di 40 anni da quando, nel 1980, la Soprintendenza fece ripulire il luogo dalle macerie che lo ricoprivano. Da allora si sono succeduti diversi progetti per rendere la fortificazione accessibile, a partire da quelli di Legambiente e di altri enti, mai finora realizzati. Realizzata tra il 1522 e il 1525 sulle preesistenti mura scaligere nell’ambito del rafforzamento delle mura voluto dalla Repubblica di Venezia, la «Rondella delle Boccare» (il nome deriva probabilmente dalle aperture per lo sfiato dei fumi delle armi) al suo interno ha una forma a fungo con la grande colonna centrale del diametro di quasi nove metri, la stessa portata dello spessore dei muri, mentre il suo diametro totale è di 32 metri.

C’è tempo fino al 5 luglio per partecipare alla gara per il restauro della Chiesa di San Giuseppe dei Ruffi a Napoli che conserva un altare decorato dal Pomarancio, numerose statue di Giuseppe Sammartino e una pala di Luca Giordano sull’altare centrale. I lavori, coordinati dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli e finanziati dal Ministero della Cultura, sono stimati in oltre 600mila euro e dovranno risolvere criticità conservative sia delle strutture sia degli apparati decorativi. Si prevedono inoltre interventi finalizzati a ridurre la vulnerabilità sismica dell’edificio. In particolare verranno restaurati e consolidati la navata centrale, la cantoria, la scala di accesso al matroneo dal lato del chiostro, il Comunichino, la Terra santa, l’Atrio del Guglielmelli, il corridoio delle monache, la cappella della badessa e i locali ipogei.

Sulla questione dello sfratto al Caffè Greco, la Corte d’Appello ha sollecitato l’Ospedale Israelitico a formulare una richiesta per la locazione. Al Ministero della Cultura oggi 28 giugno alle ore 14 è fissato un incontro con il sottosegretario Vittorio Sgarbi.

Il Mann-Museo Archeologico Nazionale di Napoli accoglie la settima tappa del percorso che Rigoni di Asiago (società attiva nella produzione di miele e confetture), in collaborazione con Fondaco Italia, ha intrapreso nel 2015 in occasione dell’Expo di Milano. «La natura nel cuore di...» è un progetto concepito nel segno della responsabilità sociale d’impresa e della sostenibilità, temi oggi in voga ma, spesso, molto vaghi, differentemente dalla concretezza del restauro di un’opera d’arte che è sotto gli occhi di tutti. In sette città, da Nord a Sud, Rigoni di Asiago sta realizzando un «museo itinerante» lungo lo Stivale per offrire alle persone che viaggiano un modo diverso di vedere e interpretare l’arte, di apprezzare opere che purtroppo non godono della giusta attenzione, tanto è vasto il patrimonio del nostro Paese. A beneficiare della sensibilità di Rigoni di Asiago questa volta sarà una bellissima fontana in porfido rosso collocata nel «Giardino delle fontane» del Mann.

Ieri 27 giugno la Fondazione Torino Musei ha dato l’avvio all’iter per la ricerca del direttore della Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea del capoluogo piemontese, pubblicando l’«avviso di manifestazione di interesse» per il nuovo dirigente. Il candidato deve possedere una forte esperienza e dovrà occuparsi dell’intera gestione del museo, dalla conservazione e valorizzazione delle collezioni al fundraising. L’incarico è quadriennale, full time, con obbligo di residenza nel Torinese. La scadenza di presentazione delle domande è fissata al 12 settembre prossimo.

L’imperatore Ottaviano Augusto (63 a.C.-14 d.C.) in due momenti della vita. Dal 29 giugno al 26 novembre ai Mercati di Traiano (Museo dei Fori Imperiali) due teste ritratto rinvenute recentemente, una che lo ritrae in età giovanile scoperta a Roma nell’area del Foro di Traiano, l’altra che lo raffigura in età matura venuta alla luce a Isernia nel corso di indagini lungo le mura urbiche, consentono insieme ai loro contesti di rinvenimento una riflessione sul potere delle immagini e sulla diffusione dei ritratti ufficiali del primo imperatore di Roma al centro della scena politica a soli 19 anni. La mostra «Imago Augusti. Due nuovi ritratti di Augusto da Roma a Isernia» è curata da Claudio Parisi Presicce, Beatrice Pinna Caboni, Dora Catalano e Maria Diletta Colombo con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.