Giochi di specchi e trattati fotografici

Chiara Coronelli |  | Parigi

Il 24 febbraio lo Jeu de Paume inaugura due mostre dedicate rispettivamente a Florence Henri e Taryn Simon (fino al 17 maggio). «Miroir des avant-gardes, 1927-1940» offre un’ampia panoramica sull’opera fotografica della Henri, nata a New York nel 1893 e cresciuta in Europa, dove è morta nel 1982. In esposizione autoritratti e ritratti, composizioni astratte, fotomontaggi, nudi, per la maggior parte in stampe originali.

Come ha scritto di lei László Moholy-Nagy, uno dei suoi maestri al Bauhaus, «con Florence Henri, la pratica della fotografia approda a una nuova fase la cui ampiezza sarebbe stata inimmaginabile prima d’ora». Dopo lo studio della musica e della pittura, alla quale tornerà più tardi, la frequentazione delle avanguardie europee e dei loro esponenti la porta a un utilizzo quasi esclusivo dell’obiettivo, in un linguaggio che passa tra Costruttivismo e Surrealismo, tra geometrie e giochi di
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