Giacometti dove c’era Air France

Primo vero grande museo al mondo dedicato allo scultore svizzero, Musée & École Giacometti aprirà a Parigi nel 2026 con spazi per le mostre, ma anche una scuola d’arte con gli archivi e la biblioteca

Alberto Giacometti alla XXXI Biennale di Venezia del 1962. Foto Paolo Monti
Luana De Micco |

Primo vero grande museo al mondo dedicato allo scultore svizzero, Musée & École Giacometti aprirà a Parigi nel 2026 con spazi per l’esposizione permanente e mostre temporanee multidisciplinari, ma anche una scuola d’arte con gli archivi e la biblioteca aperti a tutti. Ad annunciarlo è stata la Fondation Alberto et Annette Giacometti, diretta da Catherine Grenier, che già nel 2018 aveva inaugurato una sede nel quartiere parigino degli artisti, Montparnasse, dove lo stesso Giacometti (1901-66) visse dal 1922.

Ma gli spazi del bel palazzo Art déco della rue Victor Schoelcher, dove si organizzano tre-quattro mostre ogni anno, si erano rivelati da subito troppo esigui per accogliere la ricca collezione della Fondazione, circa 10mila opere, tra cui 260 bronzi, 550 gessi, 95 dipinti e migliaia di disegni, la maggior parte delle quali, ha spiegato l’istituzione parigina, «attualmente non sono visibili al pubblico».

Il museo aprirà dunque nell’edificio storico della ex Gare des Invalides, costruita per l’Esposizione universale del 1900 e sede di Air France dalla seconda guerra mondiale, e i suoi annessi sotterranei, uno spazio di 6mila metri quadrati in totale. Il recupero dell’edificio è stato affidato a Dominique Perrault (già architetto della sede di Bercy della Bibliothèque nationale de France), affiancato dall’architetto del patrimonio Pierre-Antoine Gatier e dal paesaggista Louis Benech.
Il Futuro Musée & École, Fondation Giacometti, Paris © Luc Castel

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