Gerardo Marotta, un filosofo di società

Scomparso a Napoli alle soglie dei novant'anni, il fondatore dell'Istituto Italiano per gli studi filosofici

Gerardo Marotta con i suoi libri
Luisa Martorelli |

Napoli. L’avvocato Gerardo Marotta, scomparso a Napoli il 26 gennaio,  è stato l’ultimo uomo laico del nostro tempo. Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo aprile, quarantacinque dei quali interamente dediti all’impegno civile e morale della filosofia e della cultura umanistica e scientifica. Non un filosofo solitario, come scrive Aldo Masullo ma un filosofo di «società» che, dalla comprensione della storia e della «barbarie» dell’umanità, seconda un’immagine vichiana a lui cara, aveva in animo le prospettive di una rinascita della civiltà. Per questo motivo credeva fermamente nel principio e nella necessità di scuotere, attraverso la formazione, le menti delle giovani generazioni.

Per chi non l’avesse conosciuto, si presentava come un uomo piccolo di statura, molto singolare nell’indossare tutti i mesi dell’anno, oltre all’immancabile cappello, il cappotto, ma dall’apparente,
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