Genio anche nell’abbandono

Luca Scarlini |

Sembra scoccata l’ora di un ritorno di interesse per Vincenzo Gemito. Il Museo di Capodimonte fino al 16 luglio accoglie una ampia mostra, con una selezione delle opere recentemente acquisite nella collezione Minozzi. Dopo l’illustre precedente narrativo di Alberto Savinio (Seconda Vita di Gemito in Narrate uomini la vostra storia, 1942), giunge ora il notevole romanzo di Wanda Marasco Il genio dell’abbandono, dedicato alla vicenda umana e artistica dello scultore partenopeo (1852-1929). L’autrice usa una lingua mescolata, dove italiano e napoletano si fondono (fornendo anche un ampio glossario al lettore), e in cui si percepisce chiaramente una frequentazione dei meccanismi del teatro. La vicenda si apre sulla fuga dell’artista dalla clinica psichiatrica dove è recluso, mentre intraprende per forre e scoscesi un itinerario che lo riporterà a casa. Gemito, scompigliato, con aspetto profetico (come nel
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