«Io soffro molto l’inazione, sono un uomo d’azione. Ora, la mostra che ospitavo, “Doppio Diario”, con opere di Pascali, Leoncillo, Pizzi Cannella e Mafai, è congelata. Sta ferma lì. E anche il teatro interno alla galleria, è congelato. Avevamo programmato per fine aprile lo spettacolo “Frenata sul Lungotevere”, scritto da me ed Elsa Agalbato, con cui condivido anche la regia. La scena è ambientata il giorno precedente l’attentato alle Torri gemelle di New York, e lo svolgimento è incentrato sulle premonizioni di questo dramma (tra cui una colomba investita).
Forse era destino che andasse così. Ora mi chiedo se sarà ancora valido alla ripresa quanto scritto da me ed Elsa, se i contenuti funzioneranno ancora. All’indomani delle Torri gemelle realizzai la mostra “Al termine della notte”, con opere di Burri, Fontana, Leoncillo, opere impostate sul nero, che avevano però all’interno elementi bianchi: era la luce che risorgeva. Farò così anche quando tornerà la luce questa volta? Chissà».
a cura di Guglielmo Gigliotti