Gallerie non stop | Alfonso Artiaco

Le voci dei galleristi nel coprifuoco da coronavirus

Alfonso Artiaco
Alfonso Artiaco |

«David Tremlett non è solo un artista con cui collaboro dagli anni ’90, è un amico e un compagno di viaggio. In tanti anni di lavoro insieme ho visto il suo linguaggio evolversi eppure conservare lo stesso entusiasmo dei primi anni.

Nelle sue opere c’è un legame imprescindibile tra paesaggio, inteso in senso culturale oltre che puramente geografico, architettura e sintesi di volume, luce e colore. Per questo motivo il Wall Drawing realizzato sui muri della quinta stanza della galleria, in occasione della mostra che abbiamo inaugurato lo scorso 29 febbraio e che abbiamo dovuto chiudere al pubblico pochi giorni dopo, si integra perfettamente con lo spazio.

Provo a restituirne qualche suggestione, augurandomi che presto si possa tornare a visitarla. Attraverso l’uso di un segno geometrico semplificato espresso con i pastelli di tutti i toni del grigio Tremlett ha creato un perfetto equilibrio con la stanza decorata con i fregi dorati. Oltre a questo intervento site specific la mostra si compone, nelle altre cinque stanze, di 13 dittici su carta.

Questi lavori dalla forte impostazione verticale e architettonica analizzano la costruzione scultorea della "forma disegnata”, come pietre in equilibrio precario, ma al tempo stesso forme geometriche solidamente costruite nello spazio con un utilizzo sempre misurato delle tonalità.

I 13 dittici (Build A to Z) sono la continuazione dei lavori eseguiti su carta e su parete da David Tremlett negli ultimi anni. L'uso della geometria, del colore e del pastello strofinato a mano è stato un segno costante del suo lavoro negli ultimi quaranta anni».

a cura di Olga Scotto di Vettimo

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