Futurista oltre il Futurismo
Tra le principali problematiche che la critica ha dovuto affrontare nell’analisi della storia del movimento futurista una è quella relativa al suo inquadramento cronologico. Oltre a suddividerne temporalmente l’attività tra un primo e secondo Futurismo, alcune esegesi hanno infatti prospettato una continuità espressiva di tale poetica anche dopo il 1944, data della morte di Marinetti, generalmente considerata come termine dell’esperienza futurista. La vicenda artistica del livornese Osvaldo Peruzzi, di cui Dario Matteoni, con serietà critica e rigorosa puntualità nella ricerca delle fonti, ha curato il catalogo generale, è un esempio paradigmatico della lunga estensione temporale della poetica futurista. Formatosi a cavallo degli anni Venti e Trenta nel clima milanese influenzato dalle esperienze di Munari e Andreoni, Peruzzi, che nel capoluogo lombardo si laureò in ingegneria, fu invitato ufficialmente da
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