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Matteo Fochessati
Leggi i suoi articoliTra le principali problematiche che la critica ha dovuto affrontare nell’analisi della storia del movimento futurista una è quella relativa al suo inquadramento cronologico. Oltre a suddividerne temporalmente l’attività tra un primo e secondo Futurismo, alcune esegesi hanno infatti prospettato una continuità espressiva di tale poetica anche dopo il 1944, data della morte di Marinetti, generalmente considerata come termine dell’esperienza futurista. La vicenda artistica del livornese Osvaldo Peruzzi, di cui Dario Matteoni, con serietà critica e rigorosa puntualità nella ricerca delle fonti, ha curato il catalogo generale, è un esempio paradigmatico della lunga estensione temporale della poetica futurista. Formatosi a cavallo degli anni Venti e Trenta nel clima milanese influenzato dalle esperienze di Munari e Andreoni, Peruzzi, che nel capoluogo lombardo si laureò in ingegneria, fu invitato ufficialmente da Marinetti a far parte del movimento intorno al 1931. Ritornato a Livorno per lavorare nella vetreria di famiglia, il giovane pittore ben presto ampliò la propria rete di relazioni entrando in contatto con Fillia e, tramite Antonio Marasco, con il Futurismo fiorentino. Partecipò inoltre a tutte le principali esposizioni del movimento, coniugando nei propri dipinti la modernolatria futurista e la poetica aeropittorica con una mitologia meccanicista che trovava riscontro sia nei suoi studi di ingegneria, sia nella visione di un’Italia moderna e progredita, celebrata allora dalla propaganda fascista. Tali tensioni poetiche ritornarono tuttavia anche nella fase più tarda della sua produzione pittorica che (come già rilevato da Crispolti nel catalogo dell’antologica allestita a Livorno nel 1998) fu scandita da quattro fasi: gli anni futuristi, connotati da una peculiare visione modernista; un periodo di ripiegamento interiore durante la prigionia negli Stati Uniti; i nuovi orientamenti del dopoguerra, attraversati da suggestioni picassiane, e quindi, negli anni Settanta e Ottanta, il recupero delle proprie radici futuriste. Nella foto, «Battaglia aeronavale», 1939.
Osvaldo Peruzzi. Catalogo generale, a cura di Dario Matteoni, 344 pp., ill. col.e b/n, Electa, Milano 2014, € 120,00
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