Fuochi d’artificio di Arthur Duff nelle Procuratie Vecchie
Con Luca Massimo Barbero, curatore dell’Art Studio di The Human Safety Net

In seguito al progetto di recupero e valorizzazione portato a termine da Generali e firmato da David Chipperfield Architects Milan, dall’aprile 2022 all’ultimo piano delle Procuratie Vecchie ha trovato casa The Human Safety Net, la Fondazione del gruppo dedicata a fornire sostegno a famiglie e rifugiati in difficoltà agendo, in collaborazione con numerose ONG, in Europa, Sud America e Asia. Oltre 60mila i visitatori e più di 100 gli eventi nel primo anno dall’apertura al pubblico. L’area aperta ai visitatori, di 2.500 metri quadrati, illustra le attività della fondazione attraverso un’esperienza immersiva. La parte espositivo-interattiva propone il percorso permanente «A word of Potential», che s’interroga sul potenziale umano. Un Art Studio è riservato a mostre temporanee site-specific con opere di artisti affini per sensibilità e creatività ai valori di The Human Safety Net.
Per il prossimo biennio la curatela dello spazio è affidata a Luca Massimo Barbero, che il 14 aprile ha inaugurato l’opera dell’artista Arthur Duff «The Hungriest Eye. The Blossoming of Po- tential». Afferma Luca Massimo Barbero: «L’Art Studio è un luogo di sperimentazione visiva e personale che il visitatore fa attraverso la propria esperienza in tutto questo straordinario piano di The Human Safety Net, luogo sospeso e perno visivo da raggiungere proprio nel cuore di Venezia. Il tema è quello di creare una rete che colleghi le attività dello spazio The Human Safety Net all’arte, ma anche alle questioni sociali che in esso si sviluppano e vengono rappresentate. Arthur Duff crea un momento raccolto e visivamente forte che concettualmente parte dalla storia della visione, dell’effimero e del meraviglioso come la grande tradizione Orientale dei fuochi d’artificio, e lo riporta alla contemporaneità nel centro di piazza San Marco coinvolgendo così l’occhio del visitatore in quell’esercizio che tutti noi dobbiamo fare quotidianamente in questa straordinaria città e più in generale nella vita».
Noto per le sue opere legate alle nuove tecnologie e al coinvolgimento del pubblico, Duff trae infatti ispirazione dalle xilografie giapponesi ottocentesche raffiguranti i fuochi d’artificio. Attraverso un sistema laser crea nuove forme, composizioni personalizzate e transitorie che coinvolgono il visitatore. Conclude Duff: «“The Hungriest Eye - The Blossoming of Potential” è un’opera d’arte che inizia come collaborazione con The Human Safety Net, e per me, come artista è un’opportunità unica per investigare gli aspetti invisibili degli oggetti d’arte come sistemi interconnessi fisici e non fisici. Vorrei creare spazi collaborativi dove il pubblico possa partecipare attivamente alla formazione dell’opera d’arte attraverso la loro esperienza personale nel museo nella sua interezza. L’implicazione del fruitore è integrata nella struttura dell’opera d’arte e incorporata all’interno della Casa di The Human Safety Net. Il progetto esamina il rapporto tra il potenziale dell’opera e il potenziale di ogni persona che visita le Procuratie Vecchie, ponendo in discussione l’impatto dell’arte sull’umanità e concentrandosi sugli oggetti al di là del loro semplice rapporto con gli esseri umani».