Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Francesca Petretto
Leggi i suoi articoliMülheim an der Ruhr. La cittadina vicina a Düsseldorf dal 20 marzo al 17 maggio ospita al Kunstmuseum Temporär la mostra «Martin Maleschka. Arte e edilizia nella Rdt: 1950-1990» dedicata agli scatti dell’architetto tedesco nato nel 1982 nella città quintessenza di quel regime, l’odierna Eisenhüttenstadt, un tempo nota come Stalinstadt, fondata nel 1950 dalla Repubblica Democratica Tedesca. È un dato non da poco per comprendere questa personale: se nella capitale rasa al suolo dai bombardamenti di guerra si è costruito, all’indomani del 1989, con una furia volta soprattutto a cancellare ogni possibile traccia del regime socialista, negli altri centri abitati dell’ex Ddr molte memorie sono rimaste in piedi e vengono restaurate con rispetto di un’eredità culturale ancora oggi non è stata del tutto accolta a ovest. Maleschka ha catturato il messaggio politico di edifici, luoghi pubblici e quartieri residenziali, opere d’arte di importanza storica. Nella foto, «Senza titolo (Pittura murale con cosmonauti)».
Altri articoli dell'autore
Nell’Hamburger Kunsthalle le opere dell’artista tedesco che espande la nozione di pittura a «ciò che lui vuole vedere»
Nel Kunstgebäude Stuttgart manufatti e archeologia illustrano la vita nel primo millennio del Land del Baden-Württemberg
Il museo di Essen dedica un focus sul significato culturale delle pettinature e il loro continuo mutare con la società a partire da Diane Arbus fino a TikTok
Nel Gropius Bau di Berlino il pubblico è chiamato a prendere parte ad attività organizzate, a sporcarsi le mani, a fare rumore, a cucinare e mangiare, a giocare tra le installazioni dell’artista thailandese