Forse ci siamo. Quasi, chissà per la nuova sede dell’Accademia di Brera
Sono cominciati, dopo anni di deliri politici e verbali, i lavori per adibire un pezzo dello Scalo ferroviario Farini all’attività didattica

Finalmente qualcosa si muove, infine. Sono cominciati, dopo anni di deliri politici e verbali, i lavori per trasformare un pezzo dello Scalo ferroviario Farini in nuova sede dell’Accademia di Brera qui a Milano Era un tema già annoso quando ho cominciato a insegnarci, a Brera, nel 1980. La mia vita, d’altronde, s’interseca incolpevolmente con il recupero degli scali ferroviari cittadini, dal momento che ho anche preso casa davanti allo Scalo di Porta Genova nel 1985, quando la chiusura ormai si annunciava imminente: ma il trenino di Mortara continua ad arrivarci e partire anche oggi; in compenso, hanno chiuso il ponte di ferro che serviva e ne era l’attrazione, e hanno inventato in sostituzione l’improbabile «passaggio Biki» in un’evidente situazione di marasma progettuale.
Ma a usare degnamente lo Scalo Farini ci pensavano da un po’, tant’è che hanno coinvolto anche il Politecnico
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