Fontana, Manzoni, Pascali: l’arte è finzione

Una mostra a Polignano a Mare con opere, anche di Castellani e Bonalumi, in dialogo

Pino Pascali, «Ricostruzione del dinosauro», 1966, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
Guglielmo Gigliotti |

Polignano a Mare (Bari). Se fosse tra noi Pascali avrebbe oggi 80 anni. È bastato questo anniversario ideale a Rosalba Branà e Roberto Lacarbonara per decidere di dare vita a una mostra di dialoghi artistici tra il noto polignanese e altri compagni di avventura nel territorio della forma e dello spazio, con opere allestite presso la Fondazione Museo Pino Pascali, diretto dalla stessa Branà. «Dialoghi. Pino Pascali e Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Lucio Fontana, Piero Manzoni» riunisce fino al 24 gennaio opere scelte di quegli artisti che prima di Pascali hanno messo al centro del problema arte il suo supporto, inventando quadri-oggetto da plasmare come una scultura.
Iniziò Lucio Fontana nella seconda metà degli anni Quaranta, perforando l’unità del piano e costruendo fulminanti segni con i vuoti. Seguì la generazione dei nati negli anni Trenta, con Castellani, Bonalumi e Manzoni che, a
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