Flash News dal mondo Arte e Imprese | Maggio 2022
Eataly e Acqua dell’Elba, due nuove fondazioni per l’arte | Xiaomi, il progetto «Art Tales» in mostra a Venezia | Pennelli Cinghiale, street art in azienda | Museimpresa, secondo mandato per Antonio Calabrò | I finalisti del Premio Cultura+Impresa 2021-2022

E.ART.H., la nuova Fondazione dedicata all’arte di Eataly e Green Pea
Eataly Art House – E.ART.H., questo il nuovo progetto dedicato dell’arte promosso da Francesco Farinetti, presidente di Green Pea, Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, e Chiara Ventura, manager culturale. Da settembre 2022 E.ART.H vedrà la luce negli spazi della ex Stazione Frigorifera Specializzata di Verona, oltre diecimila metri quadrati di celle refrigerate e una cupola di cemento armato dal diametro di 24 metri, recuperati grazie all’intervento dell’architetto Mario Botta. Obiettivo duplice, culturale e commerciale: al piano terra troveranno sede Eataly e un Art Market, con allestimenti temporanei di arti visive, fotografia, opere dedicate ad artisti sempre diversi appositamente selezionati; il primo piano ospiterà l’Art House e le attività previste nella relativa programmazione culturale, ideata da un comitato curatoriale composto da Eva Brioschi, storica e critica d’arte, Walter Guadagnini, direttore di Camera – Centro Italiano per la Fotografia a Torino, e Gaspare Luigi Marcone, storico dell’arte e curatore. Da settembre 2022 a gennaio 2023 l’edificio inaugura l’attività espositiva con le personali degli artisti contemporanei Ibrahim Mahama (1987, Tamale, Ghana), a cura di Eva Brioschi, e Anton Corbijn (1955, Strijen, Paesi Bassi), a cura di Walter Guadagnini, accompagnate da specifici public program. Un premio annuale rivolto ad artisti under trentacinque, coordinato da Treti Galaxie, viene lanciato con l’open call per il «Premio E.ART.H.», aperta fino al 9 ottobre 2022.
Acqua dell’Elba, nasce la Fondazione che si occuperà di cultura, arte, salute, ambiente, biodiversità.
È stata presentata nei giorni scorsi, in occasione della seconda edizione della Green Week dell’azienda di Marciana Marina, la Fondazione «Acqua dell’Elba», istituita con l’intento di «contribuire a tutelare l’ecosistema dell’isola e a valorizzarne il patrimonio sociale e culturale, facendo crescere entrambi con progetti innovativi», come si legge nella presentazione. Molteplici i temi oggetto delle attività che si andranno a sviluppare, dall’ambiente all’arte, all’empowerment femminile e al territorio. Per l’occasione, l’azienda presenta una Collezione di Profumatori d’Ambiente d’artista «Spiagge degli Argonauti», creati dall’artista Alfredo Gioventù, il cui ricavato andrà a contribuire ai progetti della neonata Fondazione, che prevede iniziative quali una donazione annuale di circa cento libri alle scuole superiori dell’Isola d’Elba, l’assunzione della gestione del «SEIF – Sea Essence International Festival», dedicato alla salvaguardia e alla valorizzazione del mare, e del progetto «Artisti dell’Elba», volto alla promozione di artisti contemporanei, l’organizzazione di mostre e l’acquisto di opere, il completamento del percorso elbano «La via dell’essenza», la realizzazione di un progetto di salvaguardia e valorizzazione delle api e degli altri insetti impollinatori, in collaborazione con WBA – World Biodiversity Association, il sostegno ad alcune associazioni del territorio impegnate nel sostegno persone affette da patologie gravi o invalidanti.
Xiaomi, il progetto «Art Tales» di Lady Tarin scattato con smartphone in mostra a Venezia.
Nell’ambito della sponsorizzazione del Padiglione Italia alla 59° Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia, Xiaomi inaugura un nuovo progetto creativo, dopo il «The making of» di Storia della Notte e Destino delle Comete e il racconto notturno della Serenissima «Venice by night». «Art tales» è il progetto artistico in mostra per un mese presso la Project Room di Marignana Arte (Dorsoduro 140A), interamente scattato con Xiaomi 12 Pro, che l’azienda ha commissionato a Lady Tarin, artista riminese diplomata all’ABA di Bologna e attualmente di base a Milano, prima fotografa di moda e ora attiva nella realizzazione di opere fotografiche dedicate al mondo femminile. «Con la nuova Xiaomi 12 Series avevamo un obiettivo molto chiaro, ovvero dimostrare come uno smartphone fosse in grado di realizzare foto e video di elevatissima qualità. I risultati hanno superato ogni aspettativa, come dimostra la mostra di Lady Tarin, che ha accolto la nostra proposta di scattare esclusivamente in digitale utilizzando Xiaomi 12 Pro. Un ulteriore esempio di come il connubio arte visiva e tecnologia possa essere sempre più motore propulsivo di progetti culturali e impattanti per il grande pubblico» ha dichiarato Davide Lunardelli, Head of Marketing di Xiaomi Italia. Protagonisti del reportage fotografico dell’artista, muse, menti, talenti, luoghi e opere dei giorni dell’opening della Biennale.
Pennelli Cinghiale e Duty Gorn, street art per lo stabilimento e il museo aziendale
Si arricchisce di un’opera di street art dell'artista Duty Gorn, intitolata «Time mirror», la facciata dello stabilimento produttivo Pennelli Cinghiale di Cicognara, visibile da Via Milano 222. Realizzato interamente con vernici, pennelli e rulli della storica azienda, il murale ritrae linee colorate e un volto femminile, elementi tipici dello stile dell’artista, che riprendono peraltro il percorso che lo stesso aveva già realizzato negli ambienti interni dell’azienda, «formando così un percorso tra interno ed esterno: sono studiate per creare una distorsione temporale, un dejàvu, in cui il futuro ritorna con familiarità verso il passato, un gioco del tempo che disturba il continuum dello spazio tempo. Le linee colorate tagliano la superficie e si intersecano fra loro come raggi di luce che si dispiegano nello spazio oltrepassando i bordi per proseguire idealmente all’infinito. Creano un caos controllato in grado di generare un forte impatto estetico, che si rivela una pacificante soluzione al disordine del reale che ci circonda» si legge nella presentazione. All’interno dello stabilimento, infatti, è stato creato anche il Museo aziendale, che offre ai visitatori un’installazione con soffitto trapunto di pennelli colorati a tracciare il percorso museale, con la reinterpretazione e il riuso di pennelli imperfetti e scarti di produzione, e una teca multimediale che vede protagoniste le voci dei fondatori dell’azienda.
Museimpresa, Antonio Calabrò riconfermato presidente e la presentazione della ricerca
Nel corso dell’Assemblea annuale di Museimpresa tenutasi nei giorni scorsi a Torino, Antonio Calabrò è stato riconfermato per la carica di Presidente, mentre sono stati nominati alla vicepresidenza: Marco Amato (Museo e Archivio Storico Lavazza), Carolina Lussana (Fondazione Dalmine), Lucia Nardi (Archivio Storico Eni) e Silvia Nicolis (Museo Nicolis). L’associazione ad oggi conta 118 membri, con una crescita significativa di aderenti, a testimoniare il valore sempre più centrale dei musei e archivi d’impresa, come dimostrato peraltro dalla ricerca presentata nel corso dell’Assemblea e realizzata dal tavolo di lavoro costituito con l’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali del Politecnico di Milano. Dallo studio emerge il ruolo attivo di musei e archivi di impresa nella creazione di valore aziendale, nei processi di innovazione del prodotto, nella generazione di plusvalenza rispetto alle risorse allocate dall’azienda. «Proprio in un periodo di incertezze e di difficolta geopolitiche, economiche e sociali si apprezza particolarmente il valore generato dalla cultura e, in questo caso, dalla cultura che nasce dall’’impresa. Il “fare, fare bene e fare del bene”, la trasmissione della conoscenza, l’attitudine al confronto e al dialogo, il senso di responsabilità per lo sviluppo sostenibile sono valori forti, universali, in grado di guidare persone e aziende fuori dalle crisi. (…) Da attori sociali e culturali positivi, intendiamo, con tutti i nostri iscritti e sostenitori istituzionali, essere portavoce della crescita economica, culturale e civile dei nostri territori, anche e soprattutto mettendo in rete l’intraprendenza e la cultura politecnica. Un capitale sociale che genera valore sia aziendale che di comunità» ha dichiarato il presidente Antonio Calabrò.
Premio Cultura+Impresa 2021-2022, i 23 progetti in short list in attesa della premiazione
Selezionati dalle 135 candidature i 23 finalisti della IX edizione del Premio CULTURA + IMPRESA 2021-2022, di cui la nostra rubrica è partner sin dall’origine. Sarà una giuria di esperti a decretare i vincitori, tramite la votazione sulla nuova piattaforma di Fondazione Italiana Accenture, delle tre categorie tradizionali del premio, ovvero Sponsorizzazioni e Partnership Culturali, Produzioni Culturali d’Impresa e Art Bonus, e delle varie menzioni speciali: Digital Innovation in Arts (in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture), CCR – Corporate Cultural Responsibility (in collaborazione con il Salone della CSR e dell’Innovazione sociale), Under 35 (in collaborazione con Patrimonio Cultura), Networking in Arts, e da quest’anno Arte Contemporanea + Impresa, in collaborazione con ARTISSIMA. I vincitori delle tre categorie principali riceveranno dei Premi d’Artista, mentre alle Menzioni Speciali saranno riservati premi formativi. Una molteplicità di progetti e tendenze, così sintetizzati da Francesco Moneta, Presidente del Comitato CULTURA + IMPRESA e promotore del Premio: «In alcuni territori e contesti urbani la cultura è stata motore della ripartenza, favorendo l’attività di commercianti e artigiani; le Arti sono un linguaggio efficace con cui diffondere tematiche urgenti come le istanze ambientali o rilevanti come le eccellenze dei nostri territori e la cura e il benessere delle persone; progetti culturali di varie dimensioni, e non solo associati all’Art Bonus, hanno saputo creare ‘squadre’ e mettere in rete non più singole o poche imprese, ma veri e propri network territoriali; l’innovazione digitale e la gamification sono ormai sempre più territori di innovazione comune tra Imprese e Operatori culturali pubblici e privati; progetti culturali non occasionali sono il cuore del rilancio e dell’affermazione di Città, Aziende, Fondazioni, Università; l’Arte contemporanea (…) è presente in ben 6 progetti e si conferma essere un linguaggio sempre più adottato dalle Imprese; Festival diffusi, Rassegne Culturali, Eventi multidisciplinari hanno finalmente potuto riconquistare il proprio pubblico dopo un anno di fermo».