Flash News dal mondo Arte e Imprese | Giugno 2022

Arena di Verona, premio ArtBonus 2021 | Venaria Reale, inaugurata la Fontana dell’Ercole | DIVA, progetto Interreg per imprese e creativi | I finalisti del MAXXI Bulgari Prize 2022 in mostra | Arte Sella, nuova installazione | Udine, anche le imprese nel festival Ephemera

Il Vigne Museum di Rosazzo (Ud), 2022. Foto Caterina Erica Shanta
Maria Elena Santagati |

Arena di Verona, la mobilitazione collettiva riconosciuta col Premio Art bonus 2021
L’iniziativa «67 Colonne per l’Arena di Verona» è stata insignita del Premio ArtBonus 2021, istituito nel 2016 per conto del Ministero della Cultura da Ales S.p.A, in collaborazione con Promo PA Fondazione – LuBeC. Il progetto, nato durante la crisi pandemica da un’idea di Andrea Compagnucci, Marketing Principal Consultant, e del vicedirettore artistico Stefano Trespidi, con il contributo del Media Partner Athesis, ha portato alla raccolta di oltre 1,5 milioni di euro di contributi in un anno, grazie alla straordinaria mobilitazione di imprese, associazioni, politici, artisti di fama internazionale e singoli cittadini, guidati da Sandro Veronesi del Gruppo Calzedonia e da Gian Luca Rana dell’omonimo Pastificio. «Il progetto ha preso il nome dai 67 pilastri della cinta esterna dell’Arena, crollati durante il terremoto del 1117 e oggi di nuovo virtualmente al loro posto come abbraccio collettivo della città verso la sua fondazione lirico-sinfonica, ribadendone la necessità non solo economica, ma soprattutto etica e sociale», si legge nella presentazione. Dopo la prima edizione, la raccolta fondi del 2022 ha già superato i risultati attesi ed è stata aperta la lista d’attesa per il 2023. L’iniziativa va ad affiancarsi alla rete di sponsor storici che, ormai da anni, sostengono le attività della Fondazione Arena, tra cui Unicredit, major partner dell’Arena di Verona Opera Festival, Volkswagen Group Italia, Gruppo Calzedonia, Pastificio Giovanni Rana, DB BAHN, RTL 102.5 e gli official partner Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Casa Sartori, SABA Italia, SDG Group e Vicenzi.

Venaria Reale, la Fontana dell’Ercole rinasce grazie al contributo dei privati
Dopo 5 anni di lavori e un investimento di 3,5 milioni di euro è stata inaugurata, nei giorni scorsi, la ricostruzione della Fontana dell'Ercole Colosso, progettata nella seconda metà del Seicento da Amedeo di Castellamonte per i Giardini della Reggia di Venaria. Gli ingenti lavori di recupero delle parti esistenti e di ricostruzione di quelle mancanti, firmati dall’architetto Gianfranco Gritella, sono stati finanziati per metà dalla Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino e per l'altra metà da un gruppo di sostenitori: Fondazione Compagnia di San Paolo, Intesa Sanpaolo, Reale Mutua, Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, Amici della Reggia di Venaria Reale, Iren. ll complesso originale della Fontana dell’Ercole Colosso, realizzato tra il 1669 e il 1672, si articolava in giochi d'acqua, 54 statue, 65 mila conchiglie incastonate nelle grotte del ninfeo, scalinate marmoree e padiglioni ombrosi, quale simbolo del giardino tardo‐manierista che ambiva ad essere una delle grandi meraviglie della Reggia voluta dal duca Carlo Emanuele II di Savoia. L’intervento si configura quale ultimo tassello del progetto di recupero della Venaria Reale, avviato nel 1998 e di cui quest’anno si celebrano i 15 anni di apertura e i 25 anni del riconoscimento Unesco delle Residenze Reali Sabaude.

Concluso il Progetto interreg DIVA, contaminazione tra imprese tradizionali e imprese creative
Si è concluso nei giorni scorsi il progetto «DIVA - Sviluppo di ecosistemi e catene di valore dell’innovazione: supportare l’innovazione transfrontaliera attraverso le Industrie Creative», finanziato nell’ambito del Programma Interreg Italia-Slovenia e frutto della collaborazione di 15 partner progettuali e un partner associato, provenienti da Veneto, Friulia-Venezia-Giulia e Slovenia. Grazie a DIVA sono stati finanziati 21 progetti pilota, nati dalla stretta collaborazione tra imprenditori e creativi, conseguenti alla creazione di hub dell’innovazione regionali che hanno collegato le PMI interessate con gli operatori culturali e le imprese creative; il tutto a valle di un processo di accompagnamento dei destinatari che ha perseguito i seguenti obiettivi:«Sensibilizzare sul valore e sui metodi di innovazione generata dall'arte (Art Thinking) attraverso l'identificazione dei trend connessi al suo utilizzo nella progettazione prodotto di PMI e l'aumento della propensione delle comunità locali all'innovazione generata dall'arte; traduzione di metodi di pensiero artistico per la generazione di innovazioni dirompenti per lo sviluppo economico e sociale nell'area transfrontaliera grazie a nuove piattaforme creative (Hub); sperimentazione del rafforzamento transfrontaliero della cooperazione tra imprese, tecnologia, arti, scienza e le comunità per la co-creazione di innovazioni tecniche e sociali attraverso progetti pilota» come si legge nella presentazione. Eterogenei gli ambiti di realizzazione dei progetti, dalla salute mentale alla viticoltura, a testimonianza della trasversalità d’impatto di arte e creatività.

I finalisti del MaXXI Bulgari Prize 2022 in mostra
È stata inaugurata nei giorni scorsi al MaXXI-Museo nazionale delle arti del XXI secolo a Roma, e sarà visitabile fino al 20 novembre, la mostra dei tre finalisti della terza edizione del MaXXI BVLGARI PRIZE, progetto che la nota azienda ha lanciato, in collaborazione con il MaXXI, per il sostegno e la promozione dei giovani artisti, negli anni rampa di lancio sulla scena internazionale per numerosi nuovi talenti. Sono Alessandra Ferrini (Firenze, 1984), Silvia Rosi (Scandiano (RE), 1992) e Namsal Siedlecki (Greenfield USA, 1986) gli artisti in mostra con opere site-specific presso la Galleria 5 al terzo piano del museo, selezionati da una giuria internazionale composta da Hoor Al Qasimi, presidente e direttrice Sharjah Art Foundation Emirati Arabi Uniti, Chiara Parisi, direttrice Pompidou-Metz, Dirk Snauwaert, direttore WIELS Contemporary Art Centre di Bruxelles, Hou Hanru, direttore artistico MaXXI e Bartolomeo Pietromarchi, direttore MaXXI Arte, di cui fanno parte, a rotazione, illustri curatori e direttori di prestigiose istituzioni culturali. In autunno, la stessa giuria decreterà il vincitore del premio, la cui opera verrà acquisita dal museo diventando così parte della collezione permanente. La scelta sarà tra la video installazione «Gaddafi in Rome: Notes for a Film» di Alessandra Ferrini, sei sculture in bronzo fuse a cera persa «Nuovo Vuoto» di Namsal Siedlecki, e l’opera fotografica «Teacher Don’t Teach Me Nonsense» di Silvia Rosi.

Arte Sella, nuova installazione di Arcangelo Sassolino
È Arcangelo Sassolino, artista vicentino classe 1967 protagonista del padiglione Malta della 59ma Biennale di Venezia, l’autore della nuova installazione, appena inaugurata, che va ad arricchire uno dei percorsi espositivi di «Arte Sella: the contemporary Mountain», da oltre trent’anni luogo di incontro e dialogo tra natura ed espressioni della creatività in Val di Sella, Borgo Valsugana (Tn). Oltre 300 gli artisti che a oggi hanno contribuito ai tre percorsi: il Giardino di Villa Strobele, luogo in cui, nel 1986, è nata Arte Sella, visitabile dall’autunno 2016 con opere realizzate da architetti di fama internazionale; il Sentiero Montura, 4 km di collegamento tra il giardino di Villa Strobele e l'area di Malga Costa, per una escursione lungo viali alberati e prati fioriti, le opere di Shally Matthews e le panchine d'artista del progetto Arte Sella Benchmark; l'Area di Malga, un ampio parco con opere monumentali tra cui la Cattedrale Vegetale, il Teatro di Arte Sella - Il cubo, il Terzo Paradiso - La trincea della pace, Trabucco di Montagna, Radice Comune e Simbiosi, ma anche sala da concerto, spazio per performance e luogo di incontri. È qui che ha trovato la sua collocazione «Physis», opera di Sassolino in cui non solo arte e natura ma anche tecnologia si incontrano: grazie a un motore alimentato da energia solare, due blocchi di granito trentino si avvicinano e si allontanano in un ciclo determinato dalla situazione atmosferica. L’opera è stata realizzata con il contributo di Graniti Peretti e Marcon srl e la collaborazione di altri professionisti e aziende quali AGM Forniture industriali srl, DELTA Bassano Srl, Beniamino Piotto, Entrade S.r.l., OMER - Ecology Srl, Solaris srl Unipersonale, Franco Boccher.

Udine, anche le imprese nel festival di cultura immateriale Ephemera
Da maggio a ottobre un ricco calendario di eventi –  performance di danza, musica contemporanea e sound art, residenza d’artista, mostre di arti visive, laboratori artistici e sportivi – vede protagonisti alcuni luoghi simbolo del patrimonio naturale e artistico del Friuli Venezia Giulia: Prato d’Arte Marzona, Vigne Museum, Palazzo Lantieri, Libreria Martincigh e Trieste Contemporanea. Il tutto grazie a Ephemera, festival di cultura immateriale ideato da Eleonora Cedaro, Michela Lupieri e Rachele D'Osualdo, prodotto dall’Associazione culturale ETRARTE, in collaborazione con PerForm ASD e con il supporto di importanti partner e di una rete di cultural mentors, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e sostenuto dalla Fondazione Friuli e dalla Fondazione Pietro Pittini, sponsor del programma laboratoriale. Tra gli eventi che vedono la collaborazione con il mondo imprenditoriale, la mostra «Here, There & Everywhere» di Riccardo Arena, Cristina Burelli e Michela Lupieri presso la Libreria Martincigh di Udine, che ospita anche «Corposa», raccolta di video ideati dagli studenti del Laboratorio di Elementi Visivi del Progetto del Corso di Laurea in Design degli Interni del Politecnico di Milano a partire dalle opere ospitate nelle principali sedi di progetto. E ancora, il 21 giugno presso il Vigne Museum a Rosazzo — progetto artistico-architettonico realizzato da Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle presso i vigneti Felluga — la sound performance del musicista e compositore statunitense Alvin Curran, unitamente a un laboratorio per celebrare la meditazione affacciati sulla bellezza dei Colli Orientali.

Roma, esperienza immersiva con il virtual reality bus
A partire dal 23 giugno, un’nnovativa esperienza di fruizione consente di esplorare i resti archeologici della Roma antica attraverso delle ricostruzioni 3D, il tutto a bordo di un VR BUS, con 16 posti (di cui due destinati agli accompagnatori) e un percorso di circa 20 minuti tra Fori Imperiali, Colosseo, Palatino, Circo Massimo e Teatro di Marcello. Con la mostra «Roma Imperiale-Virtual Reality Bus», attiva tutti i giorni dalle 16.20 alle 19.40 al costo di 15 euro (ridotto a 10 euro con la MIC card), le ricostruzioni delle architetture vengono fruite direttamente sugli schermi OLED sovrapposti ai finestrini e un sistema di tendine motorizzate consente di confrontare i resti attuali con le costruzioni originali. Il bus, totalmente elettrico e con velocità media pari a quella di un monopattino, utilizza le potenzialità del digitale, della Mixed Reality e dell’edutainment per offrire un’esperienza all’insegna delle 4E (Engagement, Education, Exclusivity, Emotion) e multisensoriale, grazie all’ascolto di suoni e musica a bordo e a un sistema integrato di emissione di fragranze appositamente sviluppato da Integra Fragrances. Il VR Bus è stato realizzato da Invisible Cities, start up innovativa creata da Arsenale 23 con il supporto di Linkem, con la supervisione di curatori archeologi, ed è stato promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo e con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.

Nctm e l’arte, assegnate le borse del programma Artists-in-residence
«Nctm e l’arte» è un programma di attività a sostegno all’arte contemporanea promosso dal 2011 dallo studio legale milanese Nctm. Oltre alla creazione di una collezione, all’interazione con istituzioni culturali, a progetti specifici, il programma prevede l’iniziativa «Artists-in-residence», ovvero l’assegnazione di una borsa di studio, a cadenza semestrale, destinata ad artisti visivi residenti in Italia, con visibilità a livello internazionale, che abbiano già partecipato a residenze artistiche all’estero. Il comitato di valutazione, chiamato a considerare diversi criteri legati al profilo dell’artista e alla residenza artistica di destinazione, si compone stabilmente della direttrice artistica di nctm e l’arte Gabi Scardi e di autorevoli critici d’arte contemporanea, a cui si affiancano di volta in volta uno o più artisti assegnatari delle precedenti edizioni della borsa. Sono risultati vincitori della XIV edizione: Camilla Alberti (Rho, 1994), per la residenza presso La Wayaka Current – Desert 23°S (Deserto Atacama, Cile), e il Collettivo damp (Alessandro Armento, Luisa de Donato, Viviana Marchiò, Adriano Ponte) per la residenza presso Fabra i Coats-Fabrica de Creaciò Barcelona (Barcellona, Spagna).

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