Firenze era più chic di Basilea e Maastricht
Regolarmente annunciata come moribonda o come fiore all’occhiello del mercato italiano, denigrata da alcuni, amatissima da altri, la Biennale d’antiquariato di Firenze dopo avere saltato un’edizione per la pandemia riapre il 23 settembre la sua 32ma edizione. Dobbiamo ricordare che all’epoca della sua prima edizione nel 1959 Firenze era il centro del mercato e della storia dell’arte italiana con famiglie di antiquari come i Bellini e studiosi come Pope-Hennessy o Berenson (che morì proprio durante la prima Biennale) ed era anche uno di centri della vita mondana europea di allora. Tre ingredienti essenziali per creare un evento internazionale come la Biennale di Firenze. In confronto all’atmosfera raffinatissima della Biennale durante gli anni Sessanta il lusso sparato di Art Basel e della Tefaf si riduce a un accumulo d’aerei privati e di cenette chiassose. Tutti i grandi patrimoni tedeschi,
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