Finalmente in Stasi...frenetica
In tre sedi della Fondazione Torino Musei le opere delle gallerie selezionate per l’ultima edizione di Artissima

«Stasi frenetica», mai titolo fu più profetico. Il progetto espositivo voluto, curato e allestito lo scorso novembre dalla direttrice Ilaria Bonacossa, come unica sezione fisica di Artissima, apre finalmente al pubblico. Fino al 12 febbraio (mer-gio 11-19, ven 11-20) in tre sedi della Fondazione Torino Musei si possono ammirare le opere di una novantina delle gallerie italiane e straniere selezionate per l’ultima edizione della fiera torinese, svoltasi online lo scorso novembre.
Alla Gam un centinaio di artisti affermati che all’Oval avrebbero trovato posto nelle sezioni Main Section e Dialogie/Monologue: sculture, installazioni, dipinti, video e fotografie di Joseph Kosuth, Monica Bonvicini, Antony Gormley, Arcangelo Sassolino e molti altri.
Al Mao invece dieci opere ispirate all’Oriente dialogano con la collezione del museo, unendo tematiche e correnti della produzione contemporanea con temi, storie e tradizioni artistiche millenarie, da segnalare l’opera dell’artista e giornalista curda Zehra Dogan, incarcerata nel 2016-19 per aver postato un dipinto sulla distruzione di Nusaybin, e anche i lavori di Hiroshi Sugimoto+Ai Weiwei, Luc Ming Yang e Adeela Suleman.
A Palazzo Madama, infine, una trentina di opere tra le più sperimentali della fiera, proposte dalle giovani gallerie della sezione New Entries.