Finalmente 8,4 milioni per la Sardegna
Stanziati per siti degradati o ancora da scavare

È un importante passo nel futuro per la Sardegna: ha finalmente un Piano di restauri e risanamento dei monumenti minacciati, sparsi in tutta l’isola il cui ricco patrimonio archeologico, in parte poco noto come l’altare prenuragico di 2.800 anni fa di Monte D’Accoddi (Sassari), che ricorda la struttura di una ziqqurat, è in buona parte lasciato al degrado e ai saccheggi, come le estese necropoli del nuorese (Su Predargiu, Su Palu). Sono disponibili subito 8,4 milioni di euro, «finanziamenti e risorse a disposizione per campagne di scavi, restauro di beni archeologici, valorizzazione dei siti e tutela», ha annunciato il 29 ottobre il presidente della Regione Francesco Pigliaru insieme con i rappresentanti delle Soprintendenze, del Mibac e i sindaci dei comuni interessati dagli interventi su 76 tesori di epoca prenuragica, nuragica e medievale. «Finalmente diventa realtà l’imponente potenziale
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