Fare impresa culturale nel 2021

La voce di Enrico Gentina, licenziatario di TEDxTorino, promotore dell’evento TEDxTorino Life on Mars del 21 febbraio scorso

TEDxTorino, 21 febbraio 2021, credits Rosy Sinicropi
Enrico Gentina |

A Torino abbiamo portato TED. Vi racconto che cosa è accaduto in un anno in cui i giornali “celebrano” e piangono un anno di chiusura dei teatri,  con una piccola associazione culturale che  prova a mettere a frutto un profondo ripensamento, con studio e  lavoro.
Proprio come gli altri siamo stati sconvolti, travolti in un’emergenza globale che ha impattato sulla vita di tutti, ha impattato - parlando di mondi - sul mondo della cultura, sul mondo degli eventi e su quello della diffusione di idee.  Ci siamo guardati intorno, abbiamo provato a studiare e a capire come fare tesoro non solo del lavoro di questi anni, ma anche della rete di relazioni di valore che abbiamo avuto la fortuna di percorrere e di costruire.

Il racconto di ciò che possiamo far succedere si dipana tra queste narrazioni: da una parte la rete, le relazioni generative, e dall’altra lo studio, quel rischio che si corre a uscire dalle proprie conoscenze (senza abusare del termine comfort zone) per lasciarsi contaminare da altri saperi.
Se ci si occupa di comunicazione, di arte, di eventi è poi impossibile pensare di non possedere strumenti creativi, un pensiero laterale e immaginativo in grado di essere contemporanei e contemporaneamente “nuovi”, non ancora pensati.

Una necessità di oggi è quella di provare a “pensare i pensieri difficili”, i pensieri complessi.

In questi termini, ciò che ci è sembrato determinante fare è stato trasformare noi stessi (partendo da una piccola associazione culturale con un po’ di esperienza e la responsabilità di un marchio Worldwide).
L’esperienza, appunto, ma anche la morbidezza dell’organizzazione, il marchio e un certo spaesamento di tutti in questo anno, ci hanno permesso di diventare un vero e proprio laboratorio.

laboratorio
1. Laboratorio scientifico
È la sede nella quale vengono svolte le attività sperimentali, in particolare di misurazioni finalizzate, a seconda dell’istituzione di cui il l. fa parte, a scopo di analisi, di controllo e di ricerca. ...
Le apparecchiature disponibili rappresentano le potenzialità operative del l. anche se il loro utilizzo non può prescindere dalla presenza di tecnici qualificati che costituiscono pertanto l’altra componente importante del laboratorio.
La qualità di un l. è legata all’attendibilità delle misure che esegue; prove di verifica, eseguite su campioni o in situazioni di riferimento, consentono di classificare i diversi l. e quindi di conferire loro un livello di qualità, il cui valore risulta indispensabile per il significato di certificazione richiesto ad alcune misure.
Un importante aspetto ai fini dell’attività dei l. riguarda pertanto la disponibilità di materiali e metodi di riferimento che consentono di standardizzare le tecniche di misura e quindi di eliminare eventuali varianti sperimentali come possibili cause di errori.
Le misure che si eseguono in un l. sono fra le più svariate, dal momento che tutte le grandezze chimiche e fisiche possono essere misurate disponendo delle adeguate apparecchiature...
Le attrezzature del l. richiedono periodiche verifiche e manutenzioni senza le quali si possono avere cadute del livello di qualità. Un aspetto particolarmente importante è quello della sicurezza nel l. che deve essere garantita dall’applicazione di precise e rigorose norme costruttive e gestionali. L’insieme delle norme di comportamento non soltanto agevola la soluzione degli aspetti di sicurezza, ma anche esalta l’accuratezza dei dati raccolti.
Fonte Treccani

È affascinante pensarsi come un laboratorio, soprattutto in un momento come questo in cui la scienza, la medicina, la produzione di vaccini e la strategia per relazionarsi all’emergenza sanitaria sono costantemente sotto i riflettori.
È così che ogni frase che nell’enciclopedia descrive il laboratorio può essere paragonata a quello che abbiamo provato a vivere e costruire in questi mesi.
Abbiamo deciso di impiegare il danaro che avevamo a disposizione, grazie agli enti filantropici che ci sostengono, per fare formazione, per studiare appunto: un master per l’impatto sociale degli eventi, come lo studio dei trend del marketing, non solo culturale. Abbiamo anche offerto la possibilità a tutti i volontari dell’associazione di ricevere una piccola borsa di studio che permettesse loro di sostenere un percorso personale di formazione e che, in seguito, potesse essere restituita a tutti gli altri attraverso il racconto dell’esperienza scelta.

Siamo i gestori di un marchio, TED,  con oltre cento realtà in Italia, ognuna con una storia e una propria identità, con delle eccellenze e dei bisogni. Abbiamo provato a essere sempre in contatto con loro, in un certo senso a fare rete, e da questa attenzione, dalla fatica di provare a parlare con tutte e tutti.   Sono nate nuove idee, oltre ciò che mai si è potuto immaginare, progetti reali che coinvolgono altre città in una operazione congiunta.
Un laboratorio è popolato di persone e di strumenti, il mondo in cambiamento ci chiede di studiare nuovi strumenti, di dotarci di tecnologie e di contribuire a svilupparle. Andiamo a lanciare quindi un’app e una piattaforma in grado di essere strumenti di raccordo tra noi e il pubblico, ma anche di offrire opportunità di formazione e crescita popolando gli spazi virtuali di contenuti fruibili da tutti.

Questo è quanto è successo in questi dodici mesi, ci siamo trasformati, abbiamo scoperto che la costante attenzione alla formazione e alla cura dell’esperienza dell’associazione, dal confronto democratico alla professionalizzazione dei volontari ci ha portato una credibilità sul territorio e ci ha permesso davvero di pensare pensieri nuovi, difficili.
Quello che è successo è che le idee si sono trasformate in progetti, in sogni sì, ma anche opportunità di lavoro. È nata una società benefit che gestisce gli asset tecnologici e da lavoro a 9 persone. Sì, nella cultura si possono creare, oggi, dei posti di lavoro. Una società, questa, che diventa partner sostenitore e fornitore di servizi di altissima gamma per tutti gli enti privati o pubblici che lavorano nella produzione culturale e nella diffusione delle idee.

Un anno terribile, senza dubbio, un anno in cui si è deciso di reagire, senza retorica, senza illusioni, un anno in cui ci si è guardati intorno provando a capire quanto valore eravamo in grado di mettere a sistema.


Enrico Gentina è il licenziatario di TEDxTorino, il 21 febbraio 2021 ha organizzato l’evento TEDxTorino Life on Mars. Tra gli speaker dell’evento Pasquale Acampora, Max Casacci (Musicista), Massimo Comparini, Andrea Dianetti, Maurizio Malano, Consuelo Pecchenino, Chiara Piacenza, Irina Potinga (Spazio Grigio), Raissa e Momo, Simona Ricci (Direttrice Abbonamento Musei), Luca Rossettini, Francesco Sauro.

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