FAI qualcosa per l’ambiente

A Villa Necchi Campiglio una videoinstallazione permanente racconta le buone pratiche del Fondo Ambiente Italiano per preservare l’intreccio di natura e storia in cui viviamo

Una veduta dell’installazione video nella Villa Necchi Campiglio di Milano. Foto © FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano
Ada Masoero |  | Milano

In Villa Necchi Campiglio-FAI si è inaugurato ieri, in vista anche della Green Week (a Milano dal 27 settembre al 7 ottobre), il progetto «Un ambiente per l’Ambiente», uno spazio multimediale permanente e gratuito, dove una videoinstallazione fondata su un’accurata ricerca documentaria narra (la voce è di Enrico Bertolino) in 15 minuti il rapporto di Milano con quell’acqua che così tanto ha contato per la sua economia.

Le acque di Milano (città che fino agli anni Trenta del ’900, quando furono quasi totalmente interrati, era solcata da 124 canali, per 153 chilometri di lunghezza) erano un tesoro per l’agricoltura, quando campi e orti lambivano la cerchia dei Navigli e poi dei Bastioni; per la pesca, e più ancora per il trasporto di persone e merci. Quelle acque sotterranee, se utilizzate, permetterebbero di ridurre il consumo di acqua potabile del 55 per cento e di ridimensionare drasticamente le emissioni di CO2: lo prova l’esperienza di Villa Necchi Campiglio, dove l’acqua per irrigazione, riscaldamento e raffreddamento è tratta dalla prima falda, la più superficiale: non potabile ma non meno preziosa per preservare l’ambiente, cioè quell’intreccio di natura e storia in cui viviamo.

Per la prima volta il FAI racconta le «buone pratiche» che mette in atto qui e negli altri suoi beni (dove si apriranno altre sedi del progetto), e invita ognuno di noi a fare altrettanto, con comportamenti sostenibili e buone abitudini. Il progetto, reso possibile da Ferrarelle Società Benefit e da Castel, con Rolex, SC Johnson e Banca Ifis, è stato presentato da Marco Magnifico, presidente FAI, e Daniela Bruno, vicedirettrice generale FAI per gli Affari Culturali, alla presenza del sindaco Giuseppe Sala e dell’assessora all’Ambiente Elena Grandi.

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