Giovanni Gastel espone fino al 28 ottobre da Photo&Contemporary una scelta di «Vintage Polaroids 1981-1997». Ormai quasi reperto archeologico, questa tecnica allora d’avanguardia, poi cannibalizzata dalla rivoluzione digitale, conserva un sapore perduto: «il digitale ha trasformato tutto, commenta Gastel.

Io non faccio più le foto che facevo con Polaroid, perché ogni mezzo contiene una sua estetica». In un’installazione inedita, s’intrecciano in mostra immagini femminili e rarefatti still life, in cui la sua formazione classica interagisce con la passione per la Pop Art, mentre il mezzo tecnico, che crea immagini non ripetibili, diventa ai suoi occhi «la fotografia elevata a massima potenza: sai che quando ricaricherai il dorso della macchina non avrai più quella specifica relazione con il soggetto, sai che quell’attimo è bruciato, finito per sempre, un’andata senza ritorno».