Erdogan censura anche l'arte

Gareth Harris, Anny Shaw |  | Istanbul

Presto una guida di consulenza legale per artisti e musei vittime di processi

Con i crescenti episodi di censura, musei e centri d’arte turchi trovano modi sempre più agili e articolati per affrontare il mutevole paesaggio culturale del Paese governato da Recep Tayyip Erdogan. Nel corso dell’anno la piattaforma di ricerca online Siyah Bant pubblicherà un’apposita «guida» a uso degli spazi culturali e degli artisti turchi implicati in casi di censura. «Potrei citare un centinaio di casi terribili solo a partire dall’anno scorso. Sarebbe un errore pensare che si tratti di casi eccezionali o scollegati tra di loro. Questo Zeitgeist fa apparire le lotte culturali di fine anni ’80 come giochi da bambini», afferma Vasif Kortun, direttore di Salt Beyoglu, uno dei principali spazi di arte contemporanea di Istanbul. Alcuni ritengono che la chiusura di Salt Beyoglu lo scorso dicembre sia un chiaro esempio di censura
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